ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Venerdì, 11 Ottobre 2019 04:02

Ho provato il Neurofeedback. Ecco com'è andata

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Insonnia, emicrania, acufeni, disturbi dell’umore ma anche depressione, ansia e tachicardia, sono questi i principali problemi che con il metodo Neurofeedback dinamico non lineare NeurOptimal il cervello percepisce diversamente ritrovando la stabilità e l’efficienza perduta a causa di traumi fisici e psichici.

Ho deciso di provare il metodo metodo Neurofeedback dinamico non lineare per portare un po' di tranquillità nella mia vita e poter raccontare se funziona o no questo medodo. Posso dire che un cambiamento positivo l'ho avuto, ma prima di raccontare cosa è successo in questo percorso, vediamo chi sono, per capire quali possono essere state le cause delle mie ansie e preoccupazioni.                                 

Claudio Raccagni, classe 1969, quinto di una famiglia di sette figli/e. A 13 anni mi muore il padre ed è per me il trauma più forte della vita. Dagli 8 anni ai 33 anni sono sportivo agonista, velocista, per le squadre: Storm Calibri Pontoglio, Atletica Brescia, Atletica Chiari.

Dal 2001 al 2015 sono operaio responsabile di magazzino e del personale tramite cooperativa presso il corriere espresso BRT.

Scrittore, redattore. Tra il 2005 e il 2009 scrivo 4 raccolte di poesie e testi di denuncia: “Ho detto…ho pensato; Io ballo da solo; Passo, dopo passo; Io sono Linda”.

Mio l' impegno contro l’illegalità o le violenze in genere che mi vede collaborare tra il 2009 e il 2011 con la ICAA (INTERNATIONAL CRIME ANALYSIS ASSOCIATION).

Collaboro con vari giornali online tra cui Agorà Magazine e Gente Vip. Mie interviste a Romina Power; Lorella Cuccarini; Ilona Staller; Nina Soldano; Claudia Zanella; Loriana Lana, Roberta Ferrari, Gabriella Deodato, l’artista mondiale Rabarama, Terry Schiavo, Stefania Visconti, Gabriella Di Luzio ed altri ancora.

Miei contatti diretti o indiretti con le istituzioni sono stati presi con personalità quali gli ex-Presidenti della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano, Silvio Berlusconi, Fausto Bertinotti. Tra i miei documenti anche una fotografia autografata dall’ex Presidente francese Nicolas Sarkozy e Carla Bruni.

Ora posso dire che l'insieme di questa vita variegata mi ha portato a dovermi scontrare con la mancanza del padre, la velocità e responsabilità sul lavoro, la tensione, la sfida e la tensione nello sport. L'ansia di prestazione sul lavoro, il vivere quotidiano, che a lungo termine mi lasciano inesorabilmente un segno. Nasce da qui l'interesse verso il Neurofeedback dinamico non lineare.

Quando ci si confronta con disturbi come l’ansia, la depressione, la forte emicrania che rende quasi paralizzati a letto, o altri disturbi psichici o fisici, si combatte il dolore o i fastidiosi sintomi attraverso l’assunzione di farmaci.

Col passare del tempo poi, anche attraverso l’aiuto di psicologi o neurologi, si comincia a capire che il tutto può essere causato da traumi passati, che hanno condizionato il cervello in modo stabile e negativo, cosi che mandi dei messaggi sbagliati al nostro corpo.

E’ questo che ha studiato il Dott. Francesco Lanza, socio fondatore e presidente del consiglio di amministrazione di SIND Neurottimo Srl SB, rappresentante Italia e Svizzera (Canton Ticino) Zengar NeurOptimal®. Oggi cercheremo di capire queste cose nel dettaglio, visto il grande interesse delle persone su questo metodo in uso, ma non ancora cosi tanto conosciuto.

Una tecnica “naturale” e senza effetti collaterali che inizia con l'applicazioni di 4 sensori singoli sulla scatola cranica e che aiuta a gestire meglio lo stress e le somatizzazioni che spesso ne derivano, come insonnia, emicrania, disturbi dell’umore ma anche depressione e tachicardia.

Possiamo iniziare:

I pochi sensori applicati sulla mia teca cranica, registrano l’attività cerebrale e inviano i dati al computer. Il software NeurOptimal® li analizza 256 volte al secondo e, rileva per ognuno il margine di variabilità ottimale dell’attività cerebrale. Ad ogni forte variazione o squilibrio dell’attività cerebrale rilevata nel corso della seduta il software genera un’interruzione di poche frazioni di secondo nel fluire della musica che nel frattempo ascolto. Questo feedback negativo informa in tempo reale il cervello sulla propria instabilità emergente e lo induce a ritrovare sempre più coerenza. Di seduta in seduta il cervello recupera in efficienza, resilienza e plasticità.

Dopo la prima seduta resta tutto normale, dopo la seconda seduta per 2-3 giorni ho avuto come un muro che mi bloccava i pensieri automatici. Cosa intendo per pensieri automatici? Sono quei pensieri che ti vengono in automatico, senza che tu li cerchi e che di norma portano preoccupazione o ansia relativi al lavoro o pensieri immaginari. Un esempio è il fatto che mi sono accorto che, ascoltando la radio sul furgone di notte, seguivo la musica fino alla fine, senza pensare ad altro e di questo me ne rendevo conto. Una cosa bellissima, ma che è durata appunto 2-3 giorni, fino alla seduta successiva.

Dopo la quarta seduta sono tornato a pensare normalmente, non c'era più questo muro meraviglioso, peccato, però ho notato un'altra cosa:...il pensiero era più rilassato, mentre il corpo ed il cuore erano più agitati, come se il cervello stesse reagendo alla cura, mentre il corpo reagiva cercando di restare come sempre, cioè come quando anche il cervello era più nervoso, "malato".

Ricordo che questi cambiamenti incostanti e diversi l'uno con l'altro non erano una mia confusione, ma il cervello che stava lavorando su se stesso e quindi si rendeva autonomo, senza essere influenzato dai miei pensieri, mentre il corpo soffriva in bene o in male questo cambiamento, perchè abituato per anni a seguire lo "stres"

Le spiegazioni di tutto questo mi erano chiarite dal Prof. Lanza.

Dopo la quinta e sesta seduta i pensieri automatici restavano completamente fermi, ma al corpo restava un'ansia percepibile e fastidiosa. Mi si diceva comunque che era una cosa normale. In effetti non stavamo giocando a schiacciare un tasto al pc e.....tac.....si sta benissimo. La cosa era è seria.

Durante la quinta e sesta seduta, di cui ho parlato sopra, ho avuto anche un giorno brutto.....pensieri automatici negativi in continuo movimento, ansia più alta. Qui ho pensato che era come ritornare alla prima seduta, cioè non era cambiato nulla. Un giorno ansioso, quasi di depressione.

Siamo verso la decima seduta e i giorni passati sono rimasti simili, cioè giornate con tranquillità alta rispetto al solito e giorni in cui mi sembra di non essere cambiato. La cosa positiva è che ci sono appunto questi giorni dove la tranquillità non è finta, ma la sento e sono cosciente che c'è. Bello.

Prendo contatto con il neurologo e mi viene abbassata la quantità di un anti-stress di 2/3 (non poco). Proviamo.

Il giorno dopo la decima seduta mi trovo, durante il lavoro notturno, a rendermi conto che sto respirando lentamente, pur essendo anche una giornata di stress. Me ne rendo conto e provo a respirare anche con la bocca ed il respiro è lento e profondo. Bello:...sto guidando il furgone, ascolto la radio, respiro lentamente, un respiro rilassato e mi accorgo pure che non ho pensieri negativi che mi danno fastidio, nel senso che ce ne sono alcuni, meno del solito, ma non mi danno fastidio e li accantono senza problemi. No ansia. A dirla tutta questo respiro tranquillo è una goduria.

Questo stato mi dura da 3 giorni.

Da sottolineare come mi rendo conto che i cambiamenti del pensiero e dell'umore di questo periodo hanno anche influenzato il mio modo di interagire con le persone.

Altra cosa da sottolineare è il ritorno di emozioni dimenticate, che mi ricordano emozioni del passato, nel mio caso sono emozioni tristi, ma che non mi danno fastidio.

Tutte questi cambiamenti brevi o costanti mi si dice che è il cervello che sta lavorando.

Sono stabile. Le emozioni ansiose sono diminuite di molto. Lo stato di calma è stabile ormai da una settimana. Basta pensieri negativi o sul futuro, corse mentali affannose sul lavoro, ma se gli stessi pensieri arrivano molto più lentamente e sono quasi totalmente senza emozione ansiosa e più me ne rendo conto più sto meglio. Diciamo che se prima non sorridevo ora mi viene da sorridere, credo che questa spiegazione valga più di altre parole.

Stabilizzato. Sono una settimana intera con tranquillità stabile in confronto a come ero all'inizio delle sedute.

Poco prima della docicesima seduta ho avuto 2 gg di ricaduta. Un po' di preoccupazione costante, ansia anticipatoria immotivata, ma una cosa di poco conto.

Sono coscente di stare meglio e sono molto più cosciente che questo succede pur avendo diminuito di 2/3 un farmaco, in pratica è stato quasi eliminato. In sostanza ho diminuito di non poco un farmaco ed invece di essere stabile a 1 mese fa o peggiorare, sto molto meglio.

Adesso tutto è stabile. Sono passati quasi 4 mesi dall'nizio di questo esperimento su me stesso e sto meglio. La cosa migliore e che se prima ero concentrato sul lavoro, sui problemi di casa, su quello da fare domani, ora sono come un mare con le sue ondulazioni, ma mi ricordo quando sorrido, me ne rendo conto e mi resta in testa e questo mi migliora ancora di più.

La data del 1 ottobre 2019 l'ho segnata sul diario. Una seduta che ricorderò e magari succederà anche più avanti e automaticamente. Ho iniziato la seduta, ho sentito la musica iniziare e poco dopo il dottore che mi svegliava. Era tutto già finito, mi ero addormentato. Il fatto bellissimo è che io fisicamente dormivo e...russavo (Rido)...ma mentalmente ero sveglio, viaggiavo in un cielo colorato, non nitido, quasi nuvole colorate. Tutto un viaggio positivo, nulla di negativo. Ricordo molto bene e ho fissato questo momento cosi:

“Oggi ho viaggiato mentre dormivo. Bellissimo...il mio cervello è pulito”

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