Il settore dell'acciaio è in crisi in tutta Europa, tra dazi e concorrenza dei produttori extra-Ue. I posti di lavoro a Taranto erano già a rischio a prescindere dallo scudo e solo un maxi intervento pubblico avrebbe potuto salvare i conti dell'azienda. Basta fake news e basta farse.
Se lo stabilimento può andare avanti lo si dimostri rispettando le leggi, anche quelle del mercato, e senza spreco di denaro pubblico. Le risorse pubbliche vadano invece alla riconversione economica del territorio e che, come ha dimostrato lo studio Tri0, possono e devono essere indirizzate verso un percorso in cui sociale, sostenibilità ambientale e investimenti produttivi vadano di pari passo.
Possiamo rispondere alle istanze di chi sarà più colpito dalla transizione e al contempo creare nuova occupazione, di lunga durata, pulita e al sicuro. Non è un libro
dei sogni, ma quanto già successo in altre parti dell'Europa. La transizione verso un'economia circolare e sostenibile è già iniziata e riguarderà sempre più pezzi dell'Ue, e la nuova Commissione ha annunciato un grande piano di investimenti in tal senso. Noi del Movimento 5 Stelle saremo in prima linea in questa battaglia, a Bruxelles come a Roma. Taranto può e deve essere uno dei territori protagonisti di questa fase storica”, così in una nota la delegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo.