La Direzione sanitaria dello Spallanzani nel suo bollettino medico ha reso pubbliche le peggiorate condizioni, dei due pazienti cinesi e ora la prognosi è riservata. Desta qualche preoccupazione la parte del Report n. 12 di OMS dove afferma, che la trasmissione da coronavirus in soggetto asintomatico è «rara ma possibile» e considerato, che le conoscenze sul virus e sulla reale situazione epidemiologica sono limitate, l’unica vera risposta è la prevenzione per bloccare la diffusione del virus. Intanto i decessi sono 425 superando i 349 della SARS (Sindrome espiratoria acuta grave) di diciotto anni fa (Fonte OMS). IL Laboratorio di Virologia dell’Università di Padova ha messo a punto un test, da eseguire su casi sospetti e che consente di scoprire, nel giro di tre ore, se un paziente è infetto oppure no. Molto temute le conseguenze sull’economia dell’area Asia-Pacifico e su quella globale. Questa la valutazione dell’agenzia di rating Dbrs Morningstar, "la rapida diffusione del coronavirus genera un alto grado d’incertezza sulle implicazioni di breve termine per l'economia cinese e mondiale". Al tempo della SARS nel 2003 il PIL cinese era di 1660 mld di dollari, oggi invece è pari a 13.000 MLD Colpiti i settori dei trasporti e dei beni di lusso. Iniziato il test su un farmaco antivirale messo, a punto da una azienda USA. Si chiama Remdesivir e prodotto dalla Gilead Science Inc., una società americana di biotecnologia che ricerca, sviluppa e commercializza farmaci. La società si concentra principalmente sui farmaci antivirali utilizzati nel trattamento dell'HIV, dell'epatite B, dell'epatite C e dell'influenza, tra cui Harvoni e Sovald. IL test è stato iniziato a Pechino. Il farmaco sottoposto, a test era usato per stato usato per combattere Ebola. Somministrato a un malato, ha determinato un miglioramento delle sue condizioni. Oltre al Remdesivir, altri farmaci antivirali per combattere il coronavirus sono la clorochina, usata solitamente per la cura della malaria, e il Ritonavir. Attendiamo fiduciosi.
https://www.ecdc.europa.eu/en/geographical-distribution-2019-ncov-cases