Dall'inizio del pomeriggio l'aeroporto internazionale di Maiquetia a Caracas è stato teatro di tensioni fra un gruppo di deputati oppositori giunti dalla capitale per accogliere il loro presidente 'legittimo', e militanti filogovernativi, sostenuti da lavoratori della compagnia aerea statale Conviasa, oggetto di recente di nuove sanzioni statunitensi. Ad attendere Guaidó vi erano, oltre a numerosi deputati dell'Assemblea nazionale, anche alcuni ambasciatori europei, la moglie, Fabiana Rosales, e giornalisti dei media venezuelani ed internazionali. Partito da Caracas il 19 gennaio, il leader dell'opposizione venezuelana si è recato prima in Colombia, quindi in varie capitali europee e a Bruxelles, per trasferirsi successivamente in Canadà e negli Stati Uniti, dove è stato ricevuto dal presidente Donald Trump. Appena toccato il suolo venezuelano Guaidó, via Twitter, ha sostenuto che "porto l'impegno del mondo libero, disposto ad aiutarci a recuperare la democrazia e la libertà". Comincia, ha aggiunto, "una nuova fase che non ammetterà passi indietro e che ha bisogno di tutti noi facendo quello che dobbiamo fare". Oggi più che mai, ha concluso, "abbiamo bisogno di unità, fiducia e disciplina".