ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Martedì, 01 Settembre 2020 16:01

Gentiloni: 'L'Italia ha reagito, ma il clima è incerto'. Istat, effetto Covid sul lavoro In 4 mesi -500 mila occupati

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Audizione del Commissario europeo per l'economia presso le commissioni riunite Bilancio e Politiche dell'Unione europea di Camera e Senato: 'Guai pensare che usiamo i 200 miliardi per ridurre le tasse, sarebbe davvero un messaggio sbagliato'. Il tasso di disoccupazione giovanile è tornato sopra il 30% per la prima volta da aprile 2019. L'ultimo anno ha visto un'emorragia di dipendenti a termine, discorso che non riguarda i lavoratori permanenti, tutelati anche dal blocco dei licenziamenti per il Covid-19 e sono cresciuti dell'1,2%.

"Non siamo di fronte a una ripresa a V ma di fronte a una fase rilancio delle economie ma con un clima di incertezza e anche l'Italia che ha reagito bene all'emergenza sanitaria è alle prese con l'incertezza". Lo ha detto il Commissario europeo per l'economia, Paolo Gentiloni, in un'audizione sull'individuazione delle priorità nell'utilizzo del Recovery Fund presso le commissioni riunite Bilancio e Politiche dell'Unione europea di Camera e Senato.

Nel mettere a punto il programma di riforme che permetterà l'accesso alle risorse dei Recovery Fund non si tratta di compilare una "raccolta di esigenze ma del coraggio di guidare questa ripresa e ricostruzione perché o lo facciamo oggi o sarà difficile in altre occasioni. Questa è la grande responsabilità del governo e del parlamento e sono fiducioso che l'Italia ha tutte capacita e potenzialità per essere all'altezza di questa sfida", ha detto ancora Gentiloni. La Commissione Ue - ha sottolineato Gerntiloni - chiede che il governo nel compilare il proprio programma di riforme indichi le proprie scelte nel quadro delle priorità, ma non vari un "catalogo di di spese". Oggi le risorse e lo spazio di bilancio per affrontare i problemi "ci sono, se non le usiamo oggi il rischio è che non lo facciamo più e questo vale soprattutto per l'Italia, sia per i problemi di bassa crescita sia per l'elevato livello del debito, problema che non scomparirà nel tempo".

"Ci aspettiamo per la meta di ottobre delle bozze che consentano il confronto necessario. La presentazione finale dei piani è prevista per l'inizio del prossimo anno, è una scadenza, ma incoraggiamo a presentarli in forma definitiva anche prima". Gentiloni ha assicurato comunque che "i Piani nazionali non saranno redatti a Bruxelles né imposti da Bruxelles, ma proposti dai 27 paesi". A suo parere comunque "è molto chiaro che la commissione non è un intermediario finanziario per trasferire risorse a scatola chiusa ai paesi ma ha l'obbligo di verificare che i piani siano in linea con le priorità comuni" e con quelle specifiche per i diversi paesi.

"Guai pensare che usiamo i 200 miliardi per ridurre le tasse, sarebbe davvero un messaggio sbagliato", ha detto il Commissario europeo per l'economia, Paolo Gentiloni, rispondendo alle domande dei parlamentari delle commissioni riunite Bilancio e Politiche dell'Unione europea di Camera e Senato.

Istat, effetto Covid sul lavoro In 4 mesi -500 mila occupati

"Da febbraio 2020 il livello dell'occupazione è sceso di quasi 500 mila unità e le persone in cerca di lavoro sono cresciute di circa 50 mila, a fronte di un aumento degli inattivi di quasi 400 mila". Lo scrive l'Istat nelle statistiche flash su occupati e disoccupati a luglio. "In quattro mesi, - continua l'Istituto - il tasso di occupazione perde oltre un punto, mentre quello di disoccupazione, col dato di luglio, torna sopra ai livelli di febbraio".

L'ultimo anno ha visto un'emorragia di dipendenti a termine (calati del -16,2% a luglio sui 12 mesi, -498mila) e lavoratori indipendenti (-4,5% pari a -239 mila). Il calo degli occupati registrato dall'Istat, non riguarda invece i lavoratori permanenti, che sono tutelati anche dal blocco dei licenziamenti per il Covid-19 e sono cresciuti dell'1,2% (+181 mila).

Aumentano in modo "consistente" a luglio 2020 le persone in cerca di lavoro, mentre calano gli inattivi. Così il tasso di disoccupazione registrato dall'Istat sale al 9,7% (+0,5 punti da giugno, +0,1 punti da luglio 2019). I disoccupati aumentano del 5,8% (+134mila unità) mentre gli inattivi diminuiscono dell'1,6% (-224mila unità) con una contrazione che riguarda uomini, donne e tutte le classi d'età. Il tasso di inattività diminuisce, attestandosi al 35,8% (-0,6 punti).

DISOCCUPAZIONE GIOVANILE - Il tasso di disoccupazione giovanile torna sopra il 30%, a luglio, per la prima volta da oltre un anno, a partire da aprile 2019. L'Istat lo attesta al 31,1% per la fascia di età 15-24 anni, in aumento di 1,5 punti da giugno e di 3,2 punti da luglio 2019. "Su base annua - sottolinea l'istituto di statistica - il disoccupazione cresce tra i minori di 35 anni e cala nelle altre classi". Tra i 25 e i 34 anni, il tasso di disoccupazione è del 15,9%, quasi il triplo di quello nella fascia di età 50-64 anni, ed è cresciuto di 0,9 punti nell'ultimo mese e di 1,4 punti nell'ultimo anno. 

RISALE L'OCCUPAZIONE - A luglio, dopo quattro mesi di flessioni consecutive, l'occupazione "torna a crescere". L'Istat registra un aumento dell'occupazione su base mensile (+0,4% pari a +85mila unità) che coinvolge le donne (+0,8% pari a +80mila), i dipendenti (+0,8% pari a +145mila) e tutte le classi d'età, ad eccezione dei 25-34enni. Gli uomini occupati risultano sostanzialmente stabili, mentre diminuiscono gli indipendenti. Nel complesso, il tasso di occupazione sale al 57,8% (+0,2 punti percentuali). Rispetto a luglio 2019 gli occupati diminuiscono di 556.000 unità e il tasso di occupazione perde 1,3 punti percentuali.

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