Un compromesso raggiunto dopo cinque fumate nere. L’ultima volta che l’Italia ha fatto parte dei Paesi membri non permanenti del massimo organismo delle Nazioni Unite risale al 2008.
“Abbiamo lavorato per raggiungere questo obiettivo in uno spirito di cooperazione tra due membri dell’Unione europea, in un momento in cui la coesione dell’Unione è di grande importanza – ha detto all’Assemblea Generale il rappresentante permanente dell’Italia alle Nazioni Unite, l’ambasciatore Sebastiano Cardi – E, naturalmente, i nostri leader politici hanno fatto lo stesso”.
“Un onore per l’Italia e un buon accordo con i Paesi Bassi”, ha twittato il ministro degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni.
Gli altri membri eletti per il biennio 2017-2018 sono la Svezia come secondo rappresentante dell’Europa occidentale, la Bolivia per America Latina e Caraibi, l’Etiopia per l’Africa, e il Kazakistan per l’area Asia-Pacifico. Gli altri cinque membri non permanenti sono Egitto, Giappone, Senegal, Ucraina e Uruguay. (Salvatore Falco Con Reuters e Euronews)
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