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Mercoledì, 11 Novembre 2020 18:01

Coronavirus in Italia, quasi 33mila nuovi casi e 623 morti Superato il milione di casi, cala il rapporto positivi/test

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1.028.424 casi, 42.953 morti, 372.113 guariti, 613.358 malati. Dati Protezione Civile del 11 novembre 2020. Nelle ultime 24 ore sono 32.961 i nuovi contagi da coronavirus in Italia. Le vittime sono 623 e portano il totale a 42.953. L'allarme di medici e infermieri, gli ospedali sono vicini al collasso. 'Sbagliato dare messaggi che sminuiscono la situazione''

Sono 32.961 i nuovi casi di coronavirus in Italia secondo i dati resi noti oggi nel bollettino del ministero della Salute. Da ieri sono stati registrati altri 623 morti, che portano il totale a 42.953 dall'inizio dell'emergenza legata all'epidemia. Nel complesso, l'Italia ha superato la soglia del milione di casi totali.

Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 225.640 tamponi. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 3.081, con un incremento di 110 unità.

A quasi 11 mesi dall'inizio dell'emergenza, l'Italia supera il milione di casi Covid 19. I contagiati totali, compresi guariti e vittime, sono 1.028.424. 

Sono 32.961 i nuovi contagi da coronavirus individuati nelle ultime 24 ore in Italia. Le vittime sono 623 e portano il totale a 42.953.

E' stata superata la soglia dei 3 mila pazienti in terapia intensiva. Con i 110 delle ultime 24 ore il totale è di 3.081 persone in rianimazione. Il limite massimo resta quello del 3 aprile scorso con 4.068 ricoverati in terapia intensiva.

Sono 225.640 i tamponi per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, circa 8 mila più di ieri. Il rapporto tra positivi e test è del 14,6%, in calo di 1,5% rispetto a ieri.

L'ALLARME DI MEDICI E INFERMIERI - Gli ospedali "sono ormai vicini al collasso, per carenza di personale e mancanza di posti letto a fronte dell'abnorme afflusso di malati per la rapida e vertiginosa diffusione dell'infezione da Covid. Non vanno dati messaggi che sminuiscono la situazione". E' l'allarme lanciato, in una lettera aperta, dai medici internisti, geriatri e infermieri di Medicina interna. La situazione ospedaliera, affermano, "è drammatica".

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