Sono 34.283 i nuovi contagi da coronavirus in Italia resi noti nel bollettino del ministero della Salute. Da ieri sono stati registrati altri 753 morti, che hanno portato il totale dei decessi a 47.217 dall'inizio dell'emergenza legata all'epidemia. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 234.834 tamponi. I pazienti in terapia intensiva sono 3.670, con un incremento di 58 unità.
Si conferma in rallentamento la curva epidemica in Italia: mercoledì i nuovi casi sono 34.283 (ieri 32.191), ma con 234.834 tamponi, 26mila più di martedì, tanto che la percentuale positivi-tamponi scende al 14,5% (ieri era al 15,4%). Sempre molto alto il numero dei decessi: 753 contro i 731 di martedì. Le vittime totali sono 47.217.
Segnali incoraggianti invece dai ricoveri: le terapie intensive aumentano di 58 unità, meno della metà rispetto a ieri (+120), e sono 3.670, mentre i ricoveri ordinari salgono di 430 (ieri 538), per un totale di 33.504. E' quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.
La regione con più casi è sempre la Lombardia, anche se oggi in calo (+7.633), seguita da Campania (+3.657), Piemonte (+3.281), Veneto (+2.972) e Lazio (+2.866). Le uniche regioni con crescita a due cifre sono Valle d'Aosta (+87) e Molise (+99). Il totale dei casi dall'inizio dell'epidemia sale a 1.272.352.
Boom di guariti nelle 24 ore, al nuovo record di sempre: sono 24.169 (ieri 15.434), per un totale di 481.967. Per questo il numero degli attualmente positivi sale meno di martedì: +9.358 mercoledì contro il +16.026 di 24 prima. I malati attivi in tutto sono 743.168. Di questi, 705.994 sono in isolamento domiciliare.
Sale il numero dei nuovi malati di Covid e delle vittime nelle ultime 24 ore: sono 34.282 (martedì erano 32.191) e 753 i morti che portano a 47.217 il totale delle vittime (martedì erano 731).
E' di 9.358 persone l'aumento delle persone attualmente positive al Covid in Italia nelle ultime 24 ore: il numero è nettamente più basso rispetto a martedì (era stato di 16.026). Ad incidere sul dato è anche l'aumento di guariti o dimessi nell'ultimo giorno: 24.169 (martedì era stato di 15.434). Il totale degli attuali positivi in Italia è di 743.168. Il numero complessivo dei guariti è 481.967.
Continua a calare l'incidenza dei positivi sul numero di tamponi effettuati nelle ultime 24 ore: è del 14,6%, quasi un punto percentuale in meno rispetto a martedì, quando il dato era del 15,4%. I tamponi effettuati nell'ultimo giorno sono stati 234.834.
Allarme sulle terapie intensive. E' occupato da pazienti Covid il 42% dei posti in terapia intensiva, ovvero il 12% oltre la soglia critica del 30%. Un dato quasi stabile rispetto al giorno precedente ma che ormai riguarda ben 17 regioni su 21: una settimana fa erano 'solo' 10. I posti nei reparti di medicina occupati da pazienti Covid sono il 51% a livello nazionale, rispetto a una soglia del 40%: anche questo un dato stabile ma che ora riguarda 15 regioni, a fronte delle 12 di 7 giorni prima. A mostrare una criticità diffusa da nord a sud è il monitoraggio Agenas, aggiornato con i dati del 17 novembre.
I dati dell'Agenzia per i servizi sanitari regionali (Agenas) sono basati su una rielaborazione di quelli della Protezione Civile e del Ministero della Salute. Per quanto riguarda le terapie intensive la soglia del 30%, individuata dal decreto del Ministro della Salute del 30 aprile 2020, risulta superata da: Abruzzo (37%), Basilicata (33%), Calabria (34%, in forte aumento rispetto al 13% rilevato dai dati del 10 novembre), Campania (34%), Emilia Romagna (35%), Lazio (32%), Liguria (53%), Lombardia (64%), Marche (45%), P.A. Bolzano (57%), P.A. Trento (39%), Piemonte (61%), Puglia (41%), Sardegna (37%), Toscana (47%), Umbria (55%), Valle d'Aosta (46%). Mentre la Sicilia è sul valore limite del 30%. Per quanto riguarda invece i ricoveri in area 'non critica', ovvero nei reparti di malattie infettive, pneumologia e medicina interna, la soglia dei posti letto occupati da pazienti Covid, in questo caso definita pari al 40%, da: Abruzzo (47%), Calabria (43%), Campania (47%), Emilia Romagna (47%), Lazio (49%), Liguria (74%), Lombardia (53%), Marche (52%), P.A. Bolzano (95%), P.A. Trento (65%), Piemonte (92%), Puglia (51%), Toscana (41%), Umbria (50%), Valle d'Aosta (73%, in netto calo rispetto all'85% del 10 novembre).