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Martedì, 24 Novembre 2020 09:40

Coronavirus in Italia, 22.930 contagi e 630 morti: oltre 50.000 vittime totali

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1.431.795 casi, 50.453 morti, 584.493 guariti, 796.849 malati. Dati Protezione Civile del 23 novembre 2020. A 11 mesi dall'inizio dell'emergenza, il numero delle vittime è arrivato a 50.453, con un incremento rispetto a domenica di 630. 22.930 nuovi casi in 24 ore. Per la prima volta dall'inizio della seconda ondata, calano gli attualmente positivi. Ricciardi: 'In un mese 27.000 contagi tra medici e infermieri'. Il consulente del ministero della Salute: 'Aperture solo quando inizierà la diminuzione dei casi'.

Sono 22.930 i nuovi contagi da Coronavirus in Italia secondo i dati diffusi nel bollettino di oggi dal ministero della Salute. Da ieri sono stati registrati altri 630 morti che portano il totale a 50.453 dall'inizio dell'emergenza legata all'epidemia. Da ieri sono stati eseguiti 148.945 tamponi. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 3.810, con un incremento di 9 unità.

A 11 mesi dall'inizio dell'emergenza, l'Italia supera la soglia delle 50mila vittime per Covid. Secondo i dati del ministero della Salute il numero dei morti è arrivato a 50.453, con un incremento rispetto a ieri di 630. Sabato l'aumento era stato di 562.

Sono 22.930 i nuovi casi di coronavirus individuati in Italia nelle ultime 24ore, circa 5.400 meno di ieri, che portano il totale dei contagiati dall'inizio dell'emergenza a 1.431.795.

Per la prima volta dall'inizio della seconda ondata, calano gli attualmente positivi: secondo il bollettino del ministero della Salute sono 796.849, 9.098 in meno rispetto a domenica quando erano 805.947.

Tornano a calare i ricoveri in terapia intensiva: secondo il bollettino del ministero della Salute sono 9 i nuovi ingressi nelle ultime 24 ore mentre ieri erano 43, per un totale arrivato a 3.810. Sale invece l'incremento dei pazienti ricoverati nei reparti ordinari degli ospedali: ad oggi ci sono 34.697 persone, con un incremento rispetto di 418, quasi il doppio di domenica (+216).

La curva dell'epidemia di Covid-19 in Italia è ormai molto vicina al picco, previsto fra il 26 e il 27 novembre con circa 830.000 casi positivi che potrebbero dimezzarsi per Natale, anche se il numero resterà comunque molto alto e richiederà la massima attenzione. Lo indicano i calcoli eseguiti dal fisico Roberto Battiston, dell'Università di Trento, e basati sui dati forniti dalla Protezione civile. I calcoli indicano inoltre che è stato raggiunto il picco delle ospedalizzazioni, con un totale di oltre 38.200 ricoveri compresi quelli nelle unità di terapia intensiva. Queste ultime potranno invece raggiungere il picco nei prossimi tre o quattro giorni.

"In questo momento la pressione in tutta Italia sugli ospedali è terribile: solo in un mese si sono contagiati in 27.000 contagiati tra medici e infermieri, 900 al giorno, se continua questa pressione non solo rende impossibile curare i pazienti ma sguarnisce la prima linea". Quindi "è assolutamente necessario limitare al massimo la mobilità e fare solo le cose che veramente servono, tutto il resto per il prossimo mese deve essere assolutamente limitato". Lo ha detto Walter Ricciardi, professore di Igiene dell'Università Cattolica e consulente del ministero della Salute, durante la trasmissione Agorà, su Rai 3.

"Le misure stanno funzionando perché sono in funzione delle diverse situazioni epidemiologiche" ma "dobbiamo perseverare", ha detto poi Ricciardi, sottolineando che "abbiamo invertito l'aumento, ci aspettiamo ora l'appiattimento" della curva, ma solo "quando ci sarà una vera e propria diminuzione dei casi, potremo parlare di riaperture o ritorno a una situazione di maggiore normalità". "Quello che è veramente preoccupante", ha precisato Ricciardi, "è un aumento importante dei ricoveri in pronto soccorso e in terapia subintensiva, e i morti: quelli sono i dati principali che dobbiamo guardare e che ancora mostrano che dobbiamo almeno per un mese essere tranquilli, razionali e lucidi e sapere che dobbiamo affrontare tutto questo". In Italia oggi, ha precisato, "non siamo in una seconda ondata ma in seconda fase della prima ondata perché, a differenza della Cina, non abbiamo mai azzerato i contagi". Sui 21 indicatori per il monitoraggio della situazione regionale afferma: "tutto è migliorabile, è una guerra e le armi vanno adattate". Quello sui cui dobbiamo investire è ora "un testing e tracciamento aggressivissimo per limitare i focolai e un lockdown quando perdiamo il controllo".

"Dobbiamo aspettare che le aziende presentino ufficialmente i dati all'Ema e alla Fda e i loro dati spero siano confermati dall'autorizzazione ufficiale". Ma "non c'è dubbio che il vaccino contro il Covid sarà valutato come tutti i vaccini nel passato, in primis per sicurezza e poi per la capacità protettiva", ha aggiunto Ricciardi. Per la catena di distribuzione, "le regioni sceglieranno, a seconda di dimensioni e logistica, la via migliore. Quelle più piccole potrebbero prevedere un unico hub e poi le strutture dove si vaccina, per quelle più grandi saranno di più. Ma l'Italia ha tutta la capacità di fare bene questo piano di distribuzione".

Rispetto all'obbligatorietà del vaccino contro il Covid "per il momento ho consigliato al ministro di prevedere la volontarietà per gli adulti" ma "se capissimo che serve il 90-95% di copertura per ottenere l'immunità di gregge, senza la quale ci troveremmo di fronte alla necessità di dover bloccare la produttività e la mobilità per il Paese, si potrebbe, per cause di forza maggiore, valutare anche l'obbligo",  ha detto Ricciardi. "Credo che - ha concluso - se viene adeguatamente spiegato che questo vaccino è sicuro e che è l'unico modo per tornare alla normalità, la gente si convinca".

LOMBARDIA - Sono 5.289 i nuovi contagi da Coronavirus in Lombardia secondo i dati diffusi nel bollettino di oggi secondo il ministero della Salute. Da ieri sono stati registrati altri 140 morti che portano il totale a 20.664 dall'inizio dell'emergenza legata all'epidemia nella regione.

PIEMONTE - Sono 1730 i contagi da coronavirus resi noti oggi in Piemonte secondo il bollettino. Vengono segnalati 81 decessi dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: di questi, 10 si sono verificati oggi.

VENETO - Sono 2.540 i nuovi contagi da coronavirus in Veneto secondo i dati diffusi oggi nel bollettino. Nella regione sono stati registrati altri 37 morti. In Veneto ad oggi sono stati fatti oltre 2 milioni 600mila tamponi, stando ai dati aggiornati presentati dal governatore del Veneto Luca Zaia. I casi positivi da inizio pandemia sono ad oggi 125.222 (+2.540 nelle ultime 24 ore), in isolamento ci sono 37.920 persone (-1.131 da ieri), i pazienti ricoverati nelle aree non critiche sono saliti a 2.395 (+67 da ieri), nelle terapie intensive sono 306 (+9), mentre i decessi da inizio pandemia sono arrivati a 3.258 (+37 da ieri), e i dimessi sono saliti a 6.388.

VALLE D'AOSTA - Sono 77 i nuovi contagi da coronavirus in Valle d'Aosta secondo i dati diffusi oggi nel bollettino. Nella regione sono stati registrati altri 5 morti. I decessi salgono complessivamente a 290. Da inizio epidemia i contagi sono 6.099 e i guariti 3.960.

EMILIA ROMAGNA - Sono 2.437 i nuovi contagi da Coronavirus in Emilia Romagna secondo il bollettino reso noto oggi. Da ieri sono stati registrati altri 34 morti. Dall'inizio dell'epidemia da Covid, in Emilia-Romagna si sono registrati 108.073 casi di positività, 2.347 in più rispetto a ieri, su un totale di 11.558 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore.

CAMPANIA - Sono 2.158 i nuovi contagi da Coronavirus in Campania secondo i dati diffusi nel bollettino di oggi secondo il ministero della Salute. Da ieri sono stati registrati altri 39 morti che portano il totale a 1.309 dall'inizio dell'emergenza legata all'epidemia nella regione.

TOSCANA - Sono 1.323 i nuovi contagi da coronavirus in Toscana secondo i dati diffusi oggi nel bollettino. Nella regione sono stati registrati altri 48 morti. Nel dettaglio, i 1.323 positivi (796 identificati in corso di tracciamento e 527 da attività di screening) sono l’1,4% in più rispetto al totale del giorno precedente.

LAZIO - Sono 2.341 i nuovi contagi da Coronavirus nel Lazio. secondo il bollettino reso noto oggi. Da ieri sono stati registrati altri 48 morti. "Sale leggermente il rapporto tra i positivi e i tamponi, calano le terapie intensive" annuncia l'assessore alla Sanità e l'Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D'Amato. "Dimezzata l'incidenza cumulativa per 100mila abitanti passiamo da 558 a 275 casi. Il virus rallenta la sua corsa, ma bisogna continuare con le misure adottate".

PUGLIA - Sono 980 i nuovi contagi da Coronavirus in Puglia resi noti oggi secondo il bollettino. Da ieri sono stati registrati altri 40 morti. Nel dettaglio, la regione fa sapere che sono stati registrati 3.869 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 980 casi positivi: 404 in provincia di Bari, 66 in provincia di Brindisi, 187 nella provincia BAT, 168 in provincia di Foggia, 16 in provincia di Lecce, 139 in provincia di Taranto, 3 residenti fuori regione, 3 casi di residenza non nota sono stati riclassificati ed attribuiti.

ABRUZZO - Sono 640 i nuovi contagi da Coronavirus in Abruzzo secondo i dati diffusi oggi nel bollettino. I positivi hanno un'età compresa tra 10 mesi e 100 anni). I casi con età inferiore ai 19 anni sono 89, di cui 32 in provincia dell'Aquila, 11 in provincia di Pescara, 17 in provincia di Chieti, 29 in provincia di Teramo. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 18 nuovi casi.

CALABRIA - Sono 321 i nuovi contagi da coronavirus in Calabria secondo i dati diffusi oggi nel bollettino. Nella regione sono stati registrati altri 17 morti. Nel dettaglio, in Calabria ad oggi sono stati sottoposti a test 337.422 soggetti per un totale di tamponi eseguiti 345.039 (allo stesso soggetto possono essere effettuati più test). Le persone risultate positive al coronavirus sono 14.217 (+321 rispetto a ieri), quelle negative 323.205. I dati giornalieri relativi all'epidemia da Covid-19 comunicati dal dipartimento Tutela della Salute fanno registrare 435 ricoverati (+2), 47 persone in terapia intensiva (stesso numero di ieri), 3.832 guariti/dimessi (+216) e 239 morti (+17). Gli attualmente positivi sono 10.146.

SICILIA - Sono 1.249 i nuovi contagi da coronavirus in Sicilia secondo i dati diffusi oggi nel bollettino. Nella regione sono stati registrati altri 41 morti. Il numero di positivi al Covid-19 rallenta, ieri erano 1.258. Sono 457 i pazienti dimessi o guariti. Sono invece 37.913 gli attuali positivi nell'isola.

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