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Sabato, 28 Novembre 2020 07:12

Conte incassa il voto del centrodestra. Pd e M5s: "Non è un governissimo"

Written by  Barbara Tedaldi
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Berlusconi porta tutta la coalizione ad aprire al governo e guarda già alla manovra, la maggioranza rafforzata ora si prepara allo scoglio del voto sul Mes.

"Un segnale bello per tutto il Paese". Giuseppe Conte incassa il voto quasi unanime di maggioranza e opposizione sullo scostamento di bilancio. Dopo settimane e mesi di muro contro muro e di incomunicabilità si apre una fase di collaborazione tra governo e opposizione per superare la crisi Covid. Di fatto viene infine accolto l'appello di Sergio Mattarella, che ha più volte fatto notare come il vero nemico sia il virus e solo una cooperazione di tutte le forze istituzionali possa far affrontare una fase così drammatica per tutto il Paese.

Un dialogo che però non sconfina in nuove geometrie politiche e che di fatto rafforza i numeri della maggioranza e quindi anche del governo. Ora tutti guardano ai prossimi passaggi, a cominciare dal varo della manovra fino alla gestione del Recovery, anche se il primo ostacolo rischioso sarà il voto sulla riforma del Mes. E' indubbio che il lavorio per un rimpasto nei primi mesi del nuovo anno con il voto di oggi perde fiato, anche se molti fanno notare come solo quando la curva del contagio calerà si potrà capire quale sarà il futuro dell'esecutivo. 

"Oggi è stato dato un bel segnale importante da tutte le forze politiche, anche dalle forze di opposizione. Oggi la politica ha dato un segno di unità a tutta la comunità nazionale" ha detto il presidente Conte. "Sono ben lieto di questa giornata perchè nell'ultimo passaggio parlamentare ho detto che il tavolo rimane aperto: auspico che questo dialogo nel rispetto dei ruoli vada avanti, pur nella distinzione dei ruoli. Sarebbe un bene per il paese". Per il premier "oggi non ha rischiato Conte, perchè le forze di maggioranza sono ben coese e salde e non ha rischiato il cavaliere Berlusconi", cui attribuisce il merito di aver lavorato da tempo per il dialogo.

E il principale protagonista dell'operazione, Silvio Berlusconi, mostra una soddisfazione che non tracima nel tentativo di entrare in maggioranza, anche se fa presagire nuovi passaggi bipartisan. Quella imboccata oggi, spiega il Cavaliere, "è la strada che indicavamo parlando di collaborazione istituzionale e per la quale ci siamo battuti in questi mesi, recependo l’appello del Capo dello Stato. Una strada che il Centro-Destra ha saputo percorrere unito", restando all'opposizione. "Naturalmente quello di oggi è solo un primo passo, ma è un passo sulla strada giusta: quella di unire le forze di fronte alla pandemia, mantenendo, maggioranza e opposizione, il proprio ruolo, la propria identità e la propria collocazione politica".

Nicola Zingaretti segna un punto a suo favore, dopo aver sostenuto per giorni la necessità di aprire il dialogo con l'opposizione, e sottolinea che il via libera pressochè unanime allo scostamento di bilancio "è un alto giusto sostegno a chi lavora, a chi produce, a coloro che non devono sentirsi soli. Per fortuna le misure di contenimento stanno funzionando".

"Oggi è stata una giornata importante per l'Italia, che non vuole dire governare insieme", aggiunge Zingaretti che respinge le ipotesi di governissimo: "Queste sono le chiacchiere italiane, non bisogna confondere la convergenza con il retropensiero che si vuole fare altro".

Anche Matteo Renzi, che molti indicavano come uno dei fautori del rimpasto, indica nel voto di oggi un "passo in avanti, è una buona cosa". Ora il tema è come andare avanti fino a fine legislatura. Renzi pone due questioni. La prima è il piano di distribuzione dei vaccini, la seconda il Recovery Plan. "Bisogna decidere come gestire i fondi, se creare una struttura a palazzo Chigi oppure no".

Dunque per il leader di Italia viva la possibilità di un aggiustamento nella squadra di governo puo' anche essere positivo ma - sostiene - non è affatto un tema dirimente. L'importante è come andare avanti fino al 2023. 

Netto il M5s. "Chi già vocifera che la collaborazione dimostrata dalle opposizioni oggi in Parlamento sia l'antipasto a qualcos'altro o si sbaglia, o si illude. La collaborazione istituzionale è un dovere che diventa necessità in questa fase così critica per il Paese, ma questo è quanto" spiegano fonti pentastellate.

"Anche il Movimento in Puglia oggi ha aperto alla collaborazione con la giunta Emiliano, puntando sui temi e i programmi per dare risposte concrete ai cittadini. Ma - precisano - questo non significa entrare in maggioranza. Svolgere il ruolo di opposizione in modo costruttivo, e non solo antagonistico, è un segno di maturità in un momento nel quale l'Italia ha bisogno più che mai di coesione". AGI

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