Tanta sofferenza per la squadra di Conte, ma 3 punti d’importanza capitale che di fatto consegnano una gran bella fetta di scudetto alla Milano nerazzurra.
Passano appena dieci minuti dal fischio d’inizio e i padroni di casa sbloccano subito con il sigillo del gigante belga, che prende molto bene il tempo sul cross di Young e di testa indirizza in rete l’1-0. Trovato il vantaggio la squadra di Conte sembra mettersi in attesa degli emiliani, che dominano in termini di possesso palla ma senza trovare varchi.
L’unico che riesce a penetrare dalle parti di Handanovic è Boga, murato però molto bene da Skriniar. Nella ripresa il copione della gara non cambia, l’unica differenza è che l’Inter fa più fatica a rendersi pericolosa in ripartenza: la prima volta che lo fa, in occasione di un presunto rigore non fischiato al Sassuolo (maglia trattenuta da Skriniar ai danni di Raspadori), la formazione di Conte trova il 2-0 con Lautaro, servito da Lukaku. La squadra di De Zerbi con cuore e carattere resta viva fino alla fine e all’84’ accorcia le distanze con un super gol di Traore, ma il forcing finale è vano. Nel recupero annullato anche un gol a Lukaku per fuorigioco.
La Juventus si lascia alle spalle le scorie delle ultime settimane e torna a vincere nel recupero clou con il Napoli.
Allo Stadium finisce 2-1 grazie al gol del solito Ronaldo e al sigillo di Dybala, che torna dall’infortunio come meglio non poteva rispondendo anche alle critiche dopo il festino “proibito” a casa Mckennie.
A nulla serve ai partenopei il rigore nel finale di Insigne, dopo altri due penalty abbastanza solari, uno per parte, non concessi da arbitro e Var nel corso del primo tempo. I bianconeri salgono così al terzo posto a quota 59 punti, superando l’Atalanta e avvicinandosi a -1 dal Milan, mentre gli azzurri di Gattuso restano quinti a 56 punti. AGI