ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Mercoledì, 01 Dicembre 2021 10:35

In Gran Bretagna torna l'obbligo della mascherina nei negozi e sui mezzi di trasporti

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Uno scenario alquanto nuovo per il Regno Unito, dato che tutte le restrizioni relative al Covid erano state rimosse il 19 luglio scorso e, da allora, solo i più cauti continuavano a indossare la maschera. E questo nonostante i contagi oscillino fra i 30mila e i 50mila al giorno ormai dalla fine di agosto.

Da questa mattina i britannici sono tornati a indossare la mascherina in alcuni luoghi pubblici. Ed effettivamente, girando per i negozi, la stragrande maggioranza dei clienti ha rispettato la regola. Uno scenario alquanto nuovo per il Regno Unito, dato che tutte le restrizioni relative al Covid erano state rimosse il 19 luglio scorso e, da allora, solo i più cauti continuavano a indossare la maschera. E questo nonostante i contagi oscillino fra i 30mila e i 50mila al giorno ormai dalla fine di agosto. A distanza di oltre quattro mesi dunque, l’obbligo di coprire bocca e naso in alcune specifiche circostanze torna a essere legge, almeno fino al 20 dicembre.

Con Omicron torna l'obbligo della mascherina

Il governo ha reintrodotto la norma a seguito della scoperta della variante, fortemente atipica, Omicron. Chi non indossa la maschera potrà incorrere in una multa che va dalle 200 alle 6.400 sterline, a seconda che si violi la norma una o più volte. La multa massima è prevista per chi viene sorpreso a violare la legge per più di sei volte.    

A far rispettare la legge ci penseranno i funzionari ausiliari di polizia, gli addetti al servizio di trasporto pubblico e un numero imprecisato di persone direttamente designate dal segretario di Stato per questo compito.

Dove c'è l'obbligo 

I britannici da oggi sono chiamati a indossare la mascherina nei negozi e sui mezzi di trasporto; dal parrucchiere e dall’estetista; nelle agenzie immobiliari e dal veterinario; nelle farmacie, in taxi, durante le lezioni di guida e persino nelle case d’asta. Non sarà necessario però nei ristoranti, nei pub, negli hotel e nelle palestre. I bambini sotto i 12 anni sono esentati dall’obbligo così come le persone che, per motivi di salute mentale e fisica, non possono indossarla.      

Il Consorzio per le imprese di vendita al dettaglio nel Regno Unito e l’Associazione dei minimarket, hanno voluto far sapere che non si aspettano che siano gli esercenti a chiedere ai clienti di indossare la mascherina. In primo luogo perché spetta alla polizia vigilare e in secondo luogo per evitare che i commessi subiscano aggressioni verbali o fisiche. Un terzo motivo è che i negozianti temono un allontanamento dei clienti come diretta conseguenza di questa norma.      

La stragrande maggioranza ha accettato senza riserve di indossare la mascherina ma le polemiche, sia pure in misura contenuta, non sono mancate. Un po’ come nel resto d’Europa, la teoria cospirazionista che i governi vogliano “controllare” la popolazione attraverso le restrizioni, fa breccia in alcuni che quindi rifiutano qualsiasi genere di iniziativa per contenere i contagi, anche solo per un periodo circoscritto e in specifici luoghi.      

La norma britannica è decisamente blanda se paragonata a quelle di altri Paesi. Il primo ministro stesso è stato in passato pizzicato più volte senza la mascherina in ospedale ad esempio o a contatto con persone anziane, segno di una mentalità allergica all’ingerenza statale nella vita privata. Questa nuova variante ha però costretto Boris Johnson, con riluttanza, a tornare parzialmente sui suoi passi. AGI

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