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Sabato, 16 Luglio 2016 11:31

Zanetti lascia Scelta civica, scoppia la guerra per il simbolo

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Roma - "Solo tre deputati hanno seguito il viceministro Zanetti nella sua nuova avventura, e questo e' un dato di fatto. La sua intenzione di portarsi dietro il nome del gruppo, invece, probabilmente si rivelera' illusoria". Cosi' il capogruppo di Scelta Civica a Montecitorio, Giovanni Monchiero, commenta le affermazioni del viceministro al Mef sul destino del simbolo.

"L'unico gruppo parlamentare in continuita' con l'iniziativa politica di Scelta Civica - aggiunge - e' quello gia' esistente alla Camera. La pretesa del vice ministro Zanetti di revocare l'uso del simbolo e' del tutto infondata e priva di qualsiasi valore giuridico".

"Lo vedremo in sede giudiziaria". Cosi' Enrico Zanetti, interpellato dall'AGI, risponde al capogruppo di Scelta Civica a Montecitorio, Giovanni Monchiero che ha rivendicato la titolarita' del simbolo del partito. "Ma queste sono cose che a me non interessano, a me interessa la politica, la loro battaglia e' poco edificante", ha aggiunto Zanetti.

"Osservo con piacere che nei mesi scorsi ho chiesto delle dimissioni che non sono arrivate e che ora tocca a Speranza chiedere delle dimissioni che non arriveranno". Enrico Zanetti, segretario di Scelta civica e vice ministro all'Economia, risponde cosi' ai cronisti che in Transatlantico gli chiedono un commento alle richieste avanzate dell'esponente della minoranza del Partito democratico. Speranza, infatti, dopo la decisione di Zanetti di uscire dal gruppo di Scelta Civica per fondarne uno con i verdiniani di Ala, aveva sottolineato che "fino ad ora ci e' stato detto che Verdini ed Ala non fanno parte della maggioranza parlamentare che sostiene il governo. Se e' vero che, come piu' volte ribadito da Matteo Renzi, Ala resta fuori dalla maggioranza allora l'unica naturale conseguenza sono le dimissioni di Zanetti dal governo". E da Zanetti arriva un secco no, anche perche', nota il viceministro, "credo che l'apporto di Ala al Governo in termini di sostegno alla sua azione riformatrice sia noto a tutti da mesi. Fatico quindi a vedere questi grandi cambiamenti". (AGI)

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