Prima della chiusura ieri sera dei lavori a Lima della 52/a Assemblea generale dell'Organizzazione degli Stati americani (Osa), le delegazioni hanno approvato "per acclamazione" una risoluzione riguardante la "profonda preoccupazione" per il continuo deterioramento della situazione dei diritti umani in Nicaragua.
Denominata 'Risoluzione sulla crisi politica e dei diritti umani in Nicaragua", il documento è strutturato in nove paragrafi nei quali si chiede fra l'altro la cessazione della repressione contro i cittadini e il pieno ripristino dei diritti civili e politici, la liberazione dei prigionieri politici e la garanzia del diritto alla libertà religiosa.
La Risoluzione fa poi riferimento anche ad una "profonda preoccupazione" per i numerosi arresti arbitrari, l'incarcerazione di personalità politiche, la chiusura forzata delle organizzazioni della società civile e delle università, e la repressione nei confronti dei giornalisti e dei media.
In particolare il punto 3 della Risoluzione esorta "il governo del Nicaragua a cessare la repressione e la detenzione arbitraria degli esponenti della chiesa cattolica, mentre nel punto 5 si chiede "al Nicaragua di garantire l'accesso pieno e senza ostacoli al suo territorio delle organizzazioni internazionali per i diritti umani in uno spirito di trasparenza e responsabilità".
Al termine dei lavori, via Twitter il segretario generale dell'Osa, l'uruguaiano Luis Almagro, ha sottolineato che "abbiamo concluso l'Assemblea in Perù rispondendo alle sfide della regione: Haiti, Nicaragua, la pace in Colombia. la sicurezza alimentare e la lotta contro la disuguaglianza e la discriminazione". (ANSA).