ANNO XVII Giugno 2023.  Direttore Umberto Calabrese

Lunedì, 31 Ottobre 2022 12:46

Maria Marone si descrive e svela come bussola musicale Napoli e la Grecia, in unico territorio culturale senza continuità

Written by  Pietro Nicosia
Rate this item
(0 votes)

Maria Marone con “Aremu Rindineddha, primo brano estratto dall'ep Meigma, propone un brano in “griko”, canzone della tradizione salentina, una lingua antica mai scomparsa che ci riporta alle radici dell'antica Grecia e alla genesi della cultura mediterranea.

Maria Marone è un’artista poliedrica che con la Neapolis ensemble ha girato il mondo spaziando dal genere etnico a quello world, riscuotendo un buon successo ovunque ed esibendosi in importanti sale di musica di tutta Europa. Meigma in greco significa “miscela” ed è questo il principio cardine di questo progetto musicale, quello di unire le culture egemoni del Mediterraneo sotto l’egida della culla della cultura occidentale, impersonificata nell’ellenismo che ancora oggi ritroviamo nelle nostre latitudini, e in quelle poleis che un tempo furono fondate dai padri ancestrali della Magna Grecia. “Aremu Rindineddha” è solo il primo estratto dell’ep Meigma, lavoro musicale che culmina l’importante carriera di un’artista dalle molteplici sfaccettature e senza frontiere, con la città di Napoli sempre come cultura di riferimento.

 

Noi di Agorà abbiamo avuto la fortuna d’intervistare Maria Marone.

 

Ciao Maria, come è nata “Aremu Rindineddha”?

Ascoltai la prima volta “Aremu Rindineddha” in un periodo molto particolare della mia vita, rimasi letteralmente folgorata da una dolcissima malinconia che il pezzo trasmetteva. I versi, la musica mi fecero viaggiare nel sentimento, a mio parere, più intimo che abbiamo : il dolore. Il pezzo, però, trasmette il dolore come un abbraccio, quello

che sentivo era dolce e non violento, era una carezza e non uno schiaffo. Quando poi ho scoperto che il pezzo nasce da una poesia dedicata alla nostalgia della propria terra, ho voluto fortemente incidere questo pezzo per la mia trilogia “MEIGMA”.

 

Perché il nome “MEIGMA” e perché la scelta della cultura greca

come riferimento dell’ep?

MEIGMA” vuol dire miscela, mescolanza. Mi sembrava il termine più adatto per un progetto che vede tre pezzi molto diversi da loro ma MEIGMA ben rappresenta pure la mia voglia di esprimere tutta il mio rispetto ossequioso e riverente per una cultura che costituisce la genesi assoluta della nostra musica. Genesi di una musica che ha visto contaminazioni e influenze di paesi lontani fra loro ma così

vicini per sonorità e messaggi.

 

Cosa significa per te la cultura magnogreca e che ruolo ha Napoli

in tutto questo?

La Grecia ha rappresentato per la cultura occidentale un modello di classicità per tutte le arti. La musica, in greco “MOUSIKE” ( Arte delle Muse) rappresenta l’arte di ideare e produrre e ciascun popolo,poi, nel corso del tempo, ha saputo creare la propria espressione grazie alle MESCOLANZE”.

Napoli è stata una colonia greca, è una delle città che meglio esprime la cultura ellenica. Nelle sue tradizioni, nel suo spazio urbano, nei numerosi culti che ancora vengono vissuti ed espressi dal popolo come da tutti i ceti sociali.

La musica napoletana rappresenta, a mio parere, il più alto e significativo modello di perfetta mescolanza e influenza delle varie culture, prima fra tutte, della cultura greca.

 

Parlaci di “Aremu Rindineddha”

Aremu Rindineddha” è nata dalla penna di Giuseppe Aprile, una poesia del 1900 immessa poi nella musica tradizionale.

La rondine che Aprile descrive è l’uomo lontano da casa, lontano dalle sue radici. Affidando alla rondine i suoi pensieri e le sue malinconie, riesce a far viaggiare la dolce malinconia di cui parlavo all’inizio. Sono stata fortunata, ha collaborato con me il maestro Paolo Del Vecchio che ha arrangiato meravigliosamente tutti e tre i pezzi e ha saputo dare ai pezzi il sapore, l’ambientazione e i colori che avevo in mente. Con me, in questo progetto hanno collaborato bravissimi musicisti che si sono messi a servizio della musica e non del proprio ego. Qualità indispensabile se si vuole farecultura vera. La Grecia, ripeto, è la genesi della nostra musica, è stata fondamentale per la nostra cultura in generale. Non si può prescindere dalla cultura greca se si vuole iniziare un viaggio nella musica Mediterranea.

 

Come nasce una canzone?

Credo che intendiate, come si sceglie un pezzo per poi proporlo. E’ un vero e proprio incontro. Un pezzo lo ascolti, per qualsiasi motivo, in quel momento se ti parla, lo scegli.

Se ti ascolta, lo scegli, se esprime ciò che vivi in quel determinato momento, lo scegli. Se ti sceglie, lo scegli. Altrimenti passi ad altro.

 

Qual è il genere musicale più vicino alla tua idea di musica?

Sono cresciuta tra il fado portoghese, il classico d’autore napoletano e la straordinaria musica di De Simone. Ciò ha determinato, oltre che all’approfondimento della musica popolare e barocca, anche la passione per suoni antichi. Suoni di terre nostre.

 

La città di Napoli quanto ha inciso sulla tua cultura personale e

sulla musica?

Napoli non ha inciso, Napoli “ E’ “ la mia cultura personale e musicale. Napoli è una città complessa,autentica nel bene e nel male ed è talmente prepotente che ti accolla le sue

problematiche, tu le vivi sulla tua pelle ogni santo giorno e hai due scelte : O le subisci e ti lamenti, o le trasformi e le sublimi. Sempre scindendo il bene dal male, altrimenti

diventi complice e non hai più il diritto di esserne parte, non hai più il diritto di condivisione perché diventi complice della sua parte oscura.

 

Hai girato tanto con molti tour in templi della musica.Quali sono

le prossime date dei tuoi live?

Oltre a concerti qui a Napoli, a Febbraio ricominceremo a girare, cominciando dalla Francia. Poi MEIGMA ha da presentare altri due brani e ci sarà da lavorare.

 

Puoi lasciare un saluto ai lettori di Agorà?

Innanzitutto ringrazio per avermi dato modo di esprimere ciò che per me significa questo progetto. Ringrazio coloro che hanno dedicato un pò del loro tempo ai miei pezzi e vi auguro di trovare nella musica l’amica più fedele. Quella che ci apre nuovi orizzonti e che non ci tradisce mai. Per me lo è.

Read 5993 times

Utenti Online

Abbiamo 1082 visitatori e nessun utente online

La tua pubblicità su Agorà Magazine