ANNO XVII Novembre 2023.  Direttore Umberto Calabrese

Martedì, 11 Aprile 2023 14:35

Intervista ad Uganda

Written by 
Rate this item
(0 votes)

Ciao, benvenuto sulle pagine di Agorà Magazine.

Come stai vivendo l’uscita del nuovo album?

Sono molto contento e orgoglioso, aspettavo questa pubblicazione con ansia perché non vedevo l'ora di mettere un punto a una fase di questo lavoro e della mia vita. Ora sono anche molto curioso dell'opinione della critica, spero tanto che il disco piaccia perché per me e per la band ha significato molto registrarlo.

C’è un filo conduttore che unisce le tracce del disco?

Il tema centrale è appunto “l'illusione della scelta” …Aperitivi Lunghi non è un concept album ma penso che le canzoni siano legate da una certa sensazione, una sorta di saudade. Spesso pensiamo che il nostro impegno porti concretamente al raggiungimento degli obiettivi che abbiamo in testa, sembra che il sistema e la società in generale siano permeati da un concetto comune che è il “se vuoi puoi”, ma non si tiene conto delle condizioni che ci sono date e della complessità degli eventi.

Da quale idea nasce la scelta del titolo?

Il titolo dell'album è quello dell'omonimo singolo che era già uscito qualche tempo fa. L'ho voluto riprendere per dare nuovo valore alla canzone che è un pò il fulcro dell'intero lavoro. Da quella canzone è partito tutto, “Aperitivi lunghi” parla di speranze disattese, di sogni infranti e del fatto che non sempre impegnarsi molto nelle cose paga, questa composizione è stata anche un'importante palestra per la ricerca di uno stile che ci identificasse come gruppo.

Qual è la canzone che è nata in modo più spontaneo e quella più difficile da partorire?

Tra le più spontanee c'è “Fastidio” che nasce da un riff strumentale che viene ripetuto all'infinito e viene utilizzato per giocare e improvvisare. Tra le composizioni più difficili c'è “Solo ricordi” che ha al suo interno una ricerca armonica particolare con diverse dissonanze che solitamente non si conciliano con il pop.

Quanto tempo hai impiegato per la realizzazione di questo album?

È difficile rispondere a questa domanda, c'è stato un momento per comporre musica e testi e un momento per arrangiare con la band tutti i brani. C'è stata la ricerca di un'etichetta discografica che ci supportasse e poi le registrazioni vere e proprie che sono state fatte tra ottobre e dicembre 2022. Possiamo dire che dall'idea alla realizzazione sono passati circa due anni; anche se adesso la pandemia sembra un ricordo lontano ammetto che a livello tecnico questo periodo ha reso le cose molto complicate.

Oltre a te, chi ha collaborato a questo nuovo progetto discografico?

Prima di tutto i musicisti che mi accompagnano: Pierpaolo Palazzo al basso, Eliana Cruz alle tastiere e Francesco Vincini alla chitarra. La batteria è stata registrata da Fabio Groppi che mi ha anche aiutato ad avviare il progetto Uganda, poi mi sono affidato all'esperienza di Daniele Mandelli che in regia sa il fatto suo e con cui mi trovo molto bene sia umanamente che professionalmente, c'è la voce di Daniela Bruschi, le percussioni brasiliane di Vinicius Surian e il violino di Gianpiero Del Brocco. Le grafiche sono state realizzate da Martina Leonardi e devo anche ringraziare la Pop che mi sta supportando in tutte le fasi dalla produzione alla distribuzione.

In radio e in digitale anche il nuovo singolo “Maestro di vita”. Di cosa parla il brano, come lo descriveresti?

Parla di un personaggio presuntuoso che pensa di avere tutte le soluzioni a portata di mano. È un brano in linea con il tema guida dell'album… penso a una persona che crede di avere tutte le risposte ma non si rende conto esattamente di tutto quello che gli ruota intorno, come immagine richiamo una piccola “barca in mezzo al mare”, tanto affascinante quanto insidioso. Penso che sia un brano d'autore, una ballad sincopata dalle ambientazioni profonde.

Quali artisti influenzano o hanno influenzato il tuo modo di fare musica?

La musica brasiliana mi ha molto influenzato dal punto di vista dell'armonia e del cantato, i dischi di Joao Gilberto mi hanno dato la spinta per cominciare a utilizzare la voce. Ammiro molto i cantautori del passato come per esempio Pino Daniele che ha unito la tradizione napoletana con la musica afroamericana. Ultimamente sono anche stati pubblicati bellissimi lavori che mi hanno ispirato, 'Cinema Samuele' di Samuele Bersani, 'cip!' di Brunori Sas... seguo anche con ammirazione artisti più giovani come Lucio Corsi o i Post Nebbia.

Quale esperienza credi sia stata più formativa per te fino ad oggi?

Penso che lo studio del jazz mi abbia dato molto per lo sviluppo della creatività e della spontaneità...

Prossimi impegni?

Ci sarà la release del disco fisico sabato 15 aprile al Kelly's Pub (PC, Castelnuovo Val Tidone) e poi vi invito a seguirci su FB https://www.facebook.com/ugandamtv e IG

https://www.instagram.com/ugandaugandamtv/?hl=it per rimanere aggiornati sulle date.

Read 877 times

Utenti Online

Abbiamo 1132 visitatori e nessun utente online

La tua pubblicità su Agorà Magazine