ANNO XVIII Maggio 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Giovedì, 03 Agosto 2023 08:59

Trump ai sostenitori: "Rischio fino a 561 anni di carcere"

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Donald Trump Donald Trump

L'ex presidente statunitense Donald Trump ha inviato una e-mail di raccolta fondi nella quale attacca nuovamente "il disonesto Joe" Biden e "il corrotto Doi", il dipartimento di giustizia che lo ha incriminato per il tentativo di ribaltare l'esito elettorale nel 2020. 

L'ex presidente statunitense Donald Trump ha comunicato ai suoi sostenitori in un'e-mail di raccolta fondi che potrebbe rischiare fino a 561 anni di carcere dopo che il Dipartimento di Giustizia (Doj) lo ha incriminato per gli sforzi compiuti con l'obiettivo di ribaltare le elezioni del 2020.

"Con il corrotto Doj del Disonesto Joe (Biden, ndr.) che ha ancora una volta illegalmente incriminato il sottoscritto, le notizie indicano che ora potrei affrontare un totale di 561 anni di prigione a causa della caccia alle streghe della sinistra", scrive Trump nell'e-mail pubblicata da The Hill.

Finora sono 1060 gli imputati per l'assalto a Capitol Hill

Trenta mesi dopo l'insurrezione del 6 gennaio 2021 che portò migliaia di sostenitori trumpiani ad assediare il Congresso, restano numeri da record quelli legati all'inchiesta che ha portato all'incriminazione, tra gli altri, dell'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Secondo i dati forniti dal dipartimento Giustizia, finora sono 1060 le persone incriminate, di cui 350 per aver aggredito la polizia.

Quel giorno furono 140 i rappresentanti delle forze dell'ordine vittime delle violenze. L'assalto durò quasi cinque ore, dalle 12,53 alle 17,40. I morti nel corso dell'insurrezione furono cinque: la veterana dell'esercito Ashli Babbitt venne uccisa dalla security di Capitol Hill mentre stava tentando di sfondare una porta per raggiungere i senatori. Degli altri quattro, uno è morto per overdose e tre per cause naturali.

Quattro i poliziotti che erano di servizio quel giorno e si sono suicidati nei sette mesi successivi all'assalto. I danni alla sede del Congresso sono stati pari a 2,9 milioni di dollari. Ognuno dei condannati ha dovuto pagare anche duemila dollari per risarcire i danni provocati all'edificio.

Più di trecento persone sono state incriminate per aver ostacolato il processo democratico di certificazione del voto, uno dei reati più gravi assieme a quello di cospirazione sediziosa, capo d'accusa contestato a quelli considerati i leader dell'insurrezione, tra cui i capi dei gruppi suprematisti bianchi e neonazi, dai Proud Boys agli Oath Keepers. Finora sono più di 700 le persone condannate, e di queste 560 hanno ricevuto l'ammontare della sentenza.

Circa 350 sono stati rinchiusi in carcere. Secondo il database del Washington Post, la media delle condanne è di più di tre anni di carcere: chi ha ammesso le proprie responsabilità ha ricevuto, in media, una sentenza di due anni e quattro mesi di carcere. Chi non lo ha fatto, quattro anni e otto mesi.

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