ANNO XVIII Luglio 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Lunedì, 07 Agosto 2023 08:24

Usa 2024, i sondaggi sui giovani spaventano i Democratici

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Il rischio, dicono gli analisti, non è che si riversino sugli avversari, ma che non vadano a votare perché si considerano molto più progressisti di chi li rappresenta. 

Un allarme elettorale inquieta i Democratici americani: i giovani, che rappresentano lo zoccolo duro del partito, si stanno allontanando. Recenti sondaggi, sottolinea il sito The Hill, hanno mostrato un leggero calo tra chi di loro si definiscono democratici. A questo dato si aggiungere l'analisi di John Della Volpe, direttore dei sondaggi all'istituto di politica Kennedy di Harvard, che ha sottolineato come il partito progressista sia destinato ad avere difficoltà tra gli elettori della fascia di eta' tra i 18 e i 29 anni.

"Quasi tutti i segnali che in passato mi avevano reso fiducioso sull'affluenza dei giovani - ha scritto nella sua analisi sul voto del 2024 - adesso mostrano indicazioni allarmanti". Cheyenne Hunt, una democratica di 25 anni e influencer su TikTok, ha messo in guardia il partito dal non dare il voto dei giovani per scontato. "Adesso - ha spiegato a The Hill - c'è un minore senso di lealtà verso un particolare partito. Conta di più il tipo di candidato, qualcuno in grado di darti l'idea che fa di tutto per difendere i tuoi interessi". 

La generazione Z, nome con cui viene indicato chi è nato tra gli anni '90 e i primi anni dieci del duemila, è considerata quella politicamente più motivata nella storia americana, e quella che si è riversata alle urne nelle ultime elezioni, da quelle del 2020 al voto di midterm nel novembre dell'anno scorso. Fino a poco tempo fa i Democratici consideravano quella fascia di americani la loro cassaforte di voti, ma non sembra più così.

Il rischio, dicono gli analisti, non è che si riversino sugli avversari, ma che non vadano a votare. Nel 2019, il 39 per cento degli intervistati al sondaggio Harvard Youth Poll si definiva democratico. Adesso la percentuale è scesa al 35 per cento, mentre la quota dei giovani elettori che si identificano come "indipendenti" o "non legati a un partito" è passato dal 36 per cento del 2019 al 40 per cento di adesso.

È proprio questo smottamento di punti percentuali, quattro, da una parte all'altra, a segnare un'inversione di tendenza e ad aver fatto scattare un primo allarme tra i progressisti. Tra sentirsi democratici e diventare indipendenti non è un passaggio marginale. Il quattro per cento equivale a milioni di voti. Questo non significa, secondo Della Volpe, che i giovani americani si sentano "meno democratici", ma il contrario: si considerano molto più progressisti di chi li rappresenta. Questo potrebbe produrre una disaffezione da tenere conto.

Coloro che dicono che andranno "sicuramente" a votare nel 2024, per l'elezione del presidente degli Stati Uniti, rappresentano il 51 per cento degli intervistati. Nel 2020, l'anno delle precedenti elezioni presidenziali, erano il 55 per cento. Tre anni fa furono proprio i giovani a spingere alla Casa Bianca il candidato democratico Joe Biden: il 61 per cento degli elettori tra i 18 e i 29 anni voto' per lui. Il punto, adesso, e' capire quanti di quella pecentuale saranno disposti a ripetersi il prossimo anno. 

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