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Lunedì, 20 Novembre 2023 18:07

Filippo accusato di sequestro e omicidio aggravato

Written by  Manuela D'Alessandro
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Fiori e messaggi di cordoglio degli abitanti di Vigonovo per la famiglia Cecchettin Fiori e messaggi di cordoglio degli abitanti di Vigonovo per la famiglia Cecchettin

Ci vorranno presumibilmente 10 giorni perché l'ex fidanzato torni in Italia, ora si trova ad Halle, in Germania, assistito da un legale tedesco. In corso gli atti di rogatoria per fare l'autopsia, poi si capirà se gli verrà contestata l'aggravante della premeditazione. Il padre della ragazza: "Penso solo a lei che non c'è  più, per Filippo non provo nulla". La sorella, lui non voleva che si laureasse. 

"Non provo né odio, né rabbia per Filippo. Non sento niente. Penso alla mia Giulia che è andata e non c'è più". Lo ha detto ai giornalisti Gino Cecchettin, il papà di Giulia, la ragazza per il cui omicidio è accusato l'ex fidanzato Filippo Turetta, arrestato sabato in Germania ein attesa del giudizio del tribunale tedesco per l'estradizione. Davanti alla villetta di Vigonovo prosegue il raccoglimento dei cittadini e delle persone che conoscevano Giulia davanti alla casa. Fiori e messaggi, tanti scritti da bambini.

Per ricordare la figlia, il papà ha continuato a postare una serie di messaggi affettuosi che si sono scambiati ultimamente su Facebook. "Spero di non averti svegliato, sono andata a prendere l'autobus per andare a fare colazione coi miei amici. Ti voglio bene", le parole della ragazza. "Grazie amore, anch'io tanto", risponde il padre. 

"A febbraio-marzo, Filippo disse a Giulia 'fermati con gli esami perché se no non possiamo laurearci insieme". Lo ha raccontato a 'Storie Italiane' Elena Cecchettin. "Bisogna fare attenzione, questo era un segnale d'allarme - aggiunge la sorella della vittima -. Le avvisaglie non sempre sono chiare, non è giusto ma bisogna guardare 'oltre' e cercare la cattiveria anche in queste cose".

"Filippo non aveva il diritto di chiudere la vita di mia sorella e di spezzare la mia e della mia famiglia". Elena Cecchettin si sofferma sulla porta della casa di Vigonovo e racconta ai giornalisti i sentimenti che accompagnano le prime ore senza la sorella Giulia, tra rabbia e la ricerca di un senso per quello che è successo che possa aiutare altre donne e uomini.

"Se Filippo avesse parlato con un terapeuta, con un genitore o con un amico - dice - forse l'epilogo sarebbe diverso. Dove trovo la forza per parlare? Stamattina mi sono immaginata mia sorella che mi diceva 'forza, vai e spacca tutto', supportandomi come faceva sempre". 

Giulia, intanto, è stata ricordata dai suoi compagni di studi nel campus del dipartimento di Ingegneria di via Gradenigo. Le lezioni al dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'università di Padova, su suggerimento del direttore Gaudenzio Meneghesso, sono state introdotte da un minuto di silenzio con la proiezione di un messaggio. Giulia Cecchettin avrebbe dovuto laurearsi lo scorso giovedì in ingegneria biomedica. 

Turetta accusato di sequestro e omicidio aggravato

Dopo il ritrovamento del corpo di Giulia Cecchettin, il capo d'imputazione a carico di Filippo Turetta è cambiato da tentato omicidio a sequestro di persona e omicidio volontario aggravato dal vincolo affettivo. Lo comunica la Procura. 

In corso atti rogatoria per fare autopsia

La Procura di Venezia sta preparando gli atti di rogatoria necessari anche per svolgere l'autopsia sul corpo di Giulia Cecchettin. "Vista la presenza in territorio estero dell'indagato - scrive il procuratore - si segnala che gli accertamenti irripetibili, che prevedono la sua necessaria partecipazione, saranno in parte scanditi dai tempi derivanti dagli atti della rogatoria che sono in corso di predisposizione".

Filippo in Italia fra circa dieci giorni

"Penso che i tempi della consegna di Turetta siano di una decina di giorni". È la previsione del procuratore di Venezia Bruno Cherchi sui tempi della consegna del giovane arrestato in Germania.

L'Oberlandesgericht di Naumburg, il Tribunale regionale superiore della città tedesca, è in attesa di ricevere la richiesta della Procura generale di Naumburg in merito al caso di Filippo Turetta, indiziato del delitto di Giulia Cecchettin. A darne comunicazione in una nota è lo stesso tribunale che poi aggiunge, "al momento non può essere comunicato il tempo necessario all'arrivo della richiesta della Procura generale e l'ulteriore procedura".

Il messaggio del papà di Giulia su Facebook

In un post su Facebook Gino Cecchettin ringrazia tutti i partecipanti alla fiaccolata per la figlia Giulia "per averci dimostrato amore, affetto e sostegno in questo terribile momento". "Questo segno di vicinanza ci sta dando forza ad attraversare questo ulteriore momento doloroso - prosegue -. Ringrazio a nome di tutta la famiglia chi si è prodigato attivamente nella ricerca di Giulia e chi ci ha sostenuto con parole o messaggi di conforto". AGI

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