Un cessate il fuoco di quattro giorni e il rilascio di circa 50 tra donne e bambini israeliani prigionieri a Gaza in cambio della liberazione di 150 donne e bambini palestinesi nelle carceri dello Stato ebraico. Questi i punti principali dell'intesa sullo scambio di ostaggi raggiunta tra Hamas e Tel Aviv e salutata dal primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, come la "giusta decisione".
Un accordo che però non prelude a una cessazione delle ostilità. Il governo di Israele ha avvertito che "l'esercito e i servizi di sicurezza continueranno la guerra per riportare a casa tutti gli ostaggi, completare l'eliminazione di Hamas e garantire che non vi sia alcuna nuova minaccia per lo Stato di Israele da Gaza".
Il compromesso è stato salutato con sollievo in tutto il mondo. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, si è detto "straordinariamente gratificato" per questo traguardo, che Russia e Cina, da parte loro, hanno "accolto con favore".
'amministrazione dell'Autorità Nazionale Palestinese con sede in Cisgiordania, "apprezza lo sforzo di mediazione qatariota-egiziano", chiede una tregua prolungata con Israele e "l'attuazione di una soluzione politica basata sulla legittimita' internazionale", ha detto il consigliere palestinese Hussein Al-Sheikh in un comunicato. AGI