L’organizzazione non governativa Utopix ha riferito che tra gennaio e ottobre 2023 almeno 169 donne sono state uccise per ragioni di genere in Venezuela. Assicurano che "da parte dello Stato non esiste alcuna proposta concreta per affrontare questo problema".

Il dato registrato, come dettagliato nel rapporto dell'organizzazione, corrisponde a un “femminicidio compiuto” ogni 43 ore, e un femminicidio frustrato ogni 39 ore.

Solo nel mese di ottobre, la ONG ha contato un totale di 15 vittime a causa della violenza sessista nel Paese, una cifra esattamente identica a quella registrata a settembre.

In due di questi omicidi sono stati utilizzati coltelli, mentre in altri due “si presume che le vittime fossero intossicate da droghe”. Un altro con arma da fuoco, uno per ustioni e quattro per percosse finite in tragedia.

Dei restanti cinque nel mese di ottobre, uno si è verificato a causa di gravi lesioni subite in seguito ad abusi sessuali, un altro per "violenza ostetrica", uno per essere stato investito e gli ultimi due non sono stati chiariti, ha riferito il facto Cocuyo.

Utopix ha riferito che, su un totale di 17 femminicidi, cinque sono in carcere, cinque sono latitanti, uno si è suicidato e, per il momento, non si sa cosa sia successo agli altri sei.

Al contrario, il procuratore generale, Tarek William Saab, ha riferito questo giovedì che i casi di violenza contro le donne in Venezuela “si sono ridotti del 65% tra il 2017 e il 2022”.

Nel bilancio presentato, ha indicato che l’anno scorso sono stati registrati 12.509 casi relativi al “reato di violenza fisica commessa a danno delle donne”, ovvero 23.630 in meno rispetto ai 36.139 calcolati nel 2017, quando Saab He fu nominato pubblico ministero.