Nuova standing ovation per la premier Giorgia Meloni, tornata alla kermesse di FdI Atreju in veste di 'presentatrice' dell'intervento del primo ministro inglese Rishi Sunak, ospite dell'evento. "Con Giorgia abbiamo un'amicizia molto solida, forte. Condividiamo interessi e valori, siamo atlantisti, conservatori, sosteniamo la Nato, contro l'aggressione della Russia all'Ucraina", ha dichiarato il premier britannico.
"Oggi dobbiamo applicare il radicalismo della Thatcher all'immigrazione illegale, gli oppositori vogliono mettere testa sotto la sabbia ma non si può fare. La situazione non è più sostenibile, non è corretto e non è morale", ha affermato Sunak affrontando il tema della crisi migratoria, "decidiamo noi chi deve entrare, non le bande criminali". Sunak ha sottolineato che "Giorgia ha firmato un accordo con l'Albania e io con il Ruanda" sui migranti. "Noi vogliamo scardinare il modello criminale" dell'immigrazione illegale.
Poi il capitolo della guerra in Ucraina, condito da una citazione di Churchill: "Se diamo agli ucraini gli strumenti saranno loro a finire il lavoro". "La sovranità di un Paese non può essere violata, è la prima regola da difendere", ha aggiunto Sunak, sottolineando "le linee guida comuni" condivise con l'Italia. AGI