Per il presidente dell'Argentina, l'ultraliberista Javier Milei, le migliaia di argentini scesi in piazza ieri notte dopo la presentazione del mega decreto sulla deregulation e le privatizzazioni "soffrono della sindrome di Stoccolma".
"Può essere che ci sia gente innamorata di un modello che l'ha impoverita e che soffre della sindrome di Stoccolma", ha affermato Milei in un'intervista.
"La Repubblica è in pericolo con il populismo, non con la libertà", ha aggiunto.
Il capo dello Stato ha quindi sottolineato che nel Decreto di necessità e urgenza (Dnu) pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale vengono superate normative "che ostacolano il funzionamento di una società libera" e che il suo obiettivo è "smontare la macchina di distruzione dello Stato argentino".
La discussione parlamentare per l'approvazione del Dnu, ha concluso Milei, "metterà in evidenza di fronte agli argentini chi è contro il progresso".
"Il decreto significa guadagnare competitività, è win-win per tutti salvo per la casta". Ansa