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Martedì, 09 Gennaio 2024 12:06

Papa Francesco chiede un “divieto universale” della maternità surrogata

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Papa Francesco Papa Francesco

“Un figlio è sempre un dono e mai l'oggetto di un contratto”, ha affermato il Sommo Pontefice nel suo discorso di inizio anno durato 45 minuti. 

Controverse sono state le ultime dichiarazioni di papa Francesco, pronunciate nel suo tradizionale discorso di inizio anno durato 45 minuti davanti ai diplomatici accreditati dal Vaticano. 

Il Sommo Pontefice ha chiesto un divieto globale di quella che ha descritto come “deplorevole” maternità surrogata, affermando: Per Papa Francesco il cammino verso la pace passa attraverso il rispetto della vita “a partire da quella del nascituro, che non può essere soppressa né trasformata in un prodotto commerciale”. 

In questo quadro, ha deplorato “la pratica della cosiddetta maternità surrogata” che “offende gravemente la dignità delle donne e dei bambini” e si basa “sullo sfruttamento della situazione di bisogno materiale della madre”. “Un figlio è sempre un dono e mai l'oggetto di un contratto”, ha affermato. Per tutte queste ragioni ha chiesto alla comunità internazionale di impegnarsi a “vietare universalmente questa pratica”. 

Allo stesso modo, ha mostrato il suo rifiuto della cosiddetta “ideologia di genere” che considerava parte delle “colonizzazioni culturali” della modernità. Per Francisco ci sono “nuovi diritti, non del tutto compatibili con quelli originariamente definiti e non sempre accettabili”, che hanno dato luogo a “colonizzazioni ideologiche”, tra le quali occupa un posto centrale la “teoria del gender”, che è “estremamente pericolosa perché cancella le differenze nella sua pretesa di rendere tutti uguali”. 

Le nuove tecnologie D'altro canto, ha fatto riferimento alla “sfida educativa” dell'uso etico delle nuove tecnologie tra i giovani, poiché “possono facilmente diventare strumenti di divisione o di diffusione di menzogne, come le cosiddette 'fake news', ma sono anche “un mezzo di incontro, di scambio reciproco e un importante veicolo di pace”. E più specificatamente ha chiesto “un'attenta riflessione a tutti i livelli, nazionale e internazionale, politico e sociale, affinché lo sviluppo dell'intelligenza artificiale – a cui dedica l'annuale Messaggio della Giornata mondiale della pace – resti al servizio della dell'uomo, favorendo e non ostacolando” i rapporti interpersonali, un sano spirito di fraternità e un pensiero critico capace di discernimento. 

In questo senso è stata evidenziata l’importanza delle due Conferenze Diplomatiche dell’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale, che si svolgeranno nel 2024 e alle quali la Santa Sede parteciperà come Stato membro. Patto su migrazione e asilo: attenzione alle detenzioni arbitrarie Il Pontefice ha invece manifestato la sua "soddisfazione" per l'impegno dell'Unione Europea a "cercare una soluzione comune" attraverso l'adozione del nuovo Patto su migrazione e asilo - molto criticato dalle ONG - anche se ha sottolineato alcuni aspetti i suoi limiti, soprattutto per quanto riguarda “il riconoscimento del diritto di asilo e il pericolo di detenzione arbitraria”. 

Francisco ha ricordato che nei viaggi migratori le persone mettono a rischio la propria vita a causa di “rotte pericolose”, come nel deserto del Sahara, nella giungla del Darién, al confine tra Colombia e Panama; in America Centrale, nel nord del Messico, al confine con gli Stati Uniti “e, soprattutto, nel Mar Mediterraneo”. "Il Mediterraneo dovrebbe piuttosto essere un laboratorio di pace, un 'luogo dove paesi e realtà diverse si incontrano sulla base della comune umanità che tutti condividiamo'", ha ribadito precisando, come nel suo viaggio a Marsiglia, che questo non elimina il fatto che la migrazione debba essere regolata per “accogliere, promuovere, accompagnare e integrare” i migranti.

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