ANNO XVIII Maggio 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Martedì, 30 Gennaio 2024 14:12

Ministro degli Esteri ecuadoriano: “L’Ecuador non riconosce il governo Maduro”

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La cancelliera dell'Ecuador, Gabriela Sommerfeld, ha dichiarato domenica che l'esecutivo di Daniel Noboa "non riconosce" il governo del Venezuela, guidato da Nicolás Maduro, a causa delle tensioni causate dallo svolgimento delle elezioni presidenziali. “Il Governo difende fortemente le libere elezioni e i paesi che vivono in piena democrazia.

"L'Ecuador non riconosce il governo Maduro e dobbiamo essere chiari su questo punto", ha dichiarato in un'intervista al canale televisivo NTN24, sottolineando che Quito non manterrà "maggiori contatti" con Maduro fino a quando "non saranno rispettate le libere elezioni". .” e vivere in democrazia.” Allo stesso modo, ha indicato che sosterranno e promuoveranno il rafforzamento della democrazia nei paesi, indipendentemente dal fatto che il governo sia di destra o di sinistra, poiché "sono in definitiva modelli di sviluppo che guardano a come gli esseri umani possono raggiungere uno standard migliore di vivere secondo formule diverse." ”.

Continuità della politica estera Noboa segue quindi la stessa linea degli ultimi due governanti, Guillermo Lasso e Lenín Moreno, che hanno anche partecipato ad iniziative regionali che cercavano una soluzione alla crisi migratoria a Caracas.

Recentemente, il Governo e l’opposizione del Venezuela hanno firmato l’Accordo di Barbados, che ha stabilito le elezioni; tuttavia, la Corte Suprema ha confermato la squalifica per 15 anni della candidata presidenziale dell’opposizione, María Corina Machado. In precedenza, il Ministero aveva espresso il suo “respingimento” alla conferma della squalifica, affermando che questa “decisione è contraria allo spirito degli Accordi di Barbados, volti a facilitare lo svolgimento di elezioni democratiche e trasparenti in Venezuela”.

Da parte sua, Maduro ha espresso la volontà di continuare il dialogo con l'opposizione, anche se l'ha accusata di violare le condizioni dell'accordo con la sua presunta partecipazione a "cospirazioni" e azioni di destabilizzazione, alludendo alle denunce di piani di ingrandimento contro di lui. che ha portato all’arresto di decine di persone, tra cui giornalisti, ex soldati, avvocati e attivisti. Con informazioni da Europa Press.

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