Il suo posto nell'Unione Europea è importante, e per noi può essere una porta d'ingresso".
Questa chiave di accesso potrebbero "fornircela anche altri Paesi, ma con gli italiani abbiamo legami culturali, storici e commerciali", afferma la ministra degli Esteri argentina, Diana Mondino che sarà a Roma con Milei nella missione al via l'11 febbraio.
La delegazione argentina parteciperà, su invito della Santa Sede, alla canonizzazione di María Antonia Paz y Figueroa (popolarmente Mama Antula), che diventerà la prima santa donna del Paese sudamericano.
"Abbiamo due obiettivi in Italia.
Da un lato partecipare ad un evento unico in Vaticano, con l'incontro importante del presidente Milei con Papa Francesco. E il secondo è un'agenda fitta di incontri", spiega Mondino, evidenziando che alla missione partecipa un gruppo di imprenditori.
Con questo viaggio "cerchiamo di trasmettere credibilità.
Durante gli ultimi 60 anni, l'Argentina non solo non è riuscita a mantenere gli impegni finanziari ma anche le aspettative che aveva generato", afferma la ministra indicando che i temi economici chiave della visita riguardano energia, investimenti, scienza e tecnologia e scambi nel settore della medicina.
Quanto al presidente Milei, il capo della diplomazia chiarisce: "lo hanno caratterizzato come un populista, ma lui non è come i populisti, che parlano a breve termine. Noi lavoriamo per i prossimi 35 anni. Agiamo nel rispetto della Costituzione: il ;;Parlamento argentino sta discutendo la legge omnibus e vediamo i deputati lavorare a gennaio, (periodo di ferie) e di giorno. Prima le sedute erano oscure e di notte.
Qualcosa sta cambiando". Ansa