Il più grande giardino botanico del Cile respira con estrema difficoltà. Dei suoi 400 ettari, meno del 2% è rimasto indenne dagli incendi boschivi che hanno deturpato Viña del Mar e altre regioni del Paese sudamericano. La lieta notizia però è il salvataggio di due collezioni molto rare e pregiate che sono sopravvissute alle fiamme e al fumo. Il Giardino Botanico Nazionale di Viña del Mar "è sempre stato un polmone verde, ma oggi sembra più un polmone di un fumatore", dice Alejandro Peirano, responsabile del sito situato a El Salto, nella regione di Valparaíso, 120 chilometri a nord-ovest di Santiago. Il 'bollettino medico' è gravissimo: alberi caduti, una casa andata a fuoco con la morte di quattro persone, flora e fauna danneggiate dagli effetti dell'incendio.
Salgono a 131 i morti nei negli incendi
Il Servizio medico legale (Sml) cileno a Valparaíso ha fornito oggi a metà giornata l'ultimo aggiornamento delle persone morte negli incendi boschivi, sviluppatisi la settimana scorsa, portando il loro numero a 131.
Di questi, ha sottolineato il Sml, solo 35 sono stati identificati attraverso esami biometrici e test del Dna.
Ugualmente, è stato comunicato che fino a oggi alle 12 (le 16 in Italia), le équipe mediche e tecniche hanno effettuato 82 autopsie.
Alla tragedia si è riferito nuovamente oggi il presidente Gabriel Boric che ha confermato come ci siano "persone che operano per accendere focolai.
Troveremo queste persone miserabili - ha assicurato - e le metteremo dietro le sbarre".