ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Lunedì, 01 Agosto 2016 09:33

Memorie di un tifoso dal 1957

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Il calcio è -un mistero senza fine bello-, come scriveva Gianni Brera, un letterato giornalista che di calcio masticò bene.

Perciò, io, nato nel 1948, juventino dal 1957, non so come andrà la Juve che sta nascendo a fine luglio 2016. So bene che il mercato che viene condotto dal management della società mi fa godere come 58 anni fa, quando furono acquistati da Gianni Agnelli –che non aveva ancora nessuna carica- il gigante buono gallese John Charles ed il fantasista argentino Omar Sivori, che si aggiunsero a Gianpiero Boniperti, il capitano che poi amministrò la società da maestro e continua ad essere suo presidente onorario.

-Ci stai dicendo che godi di calcio a 68 anni?-.

Ebbene, sì! Lo confesso serenamente.

L’ho appena detto felice al mio amico Paolo Casagrande, socio di Roberto, nel ristorante che conducono da 22 anni, juventini come me, ma un po’ più giovani. E Paolo mi ha dato ragione. Lui conservò per anni l’autografo fattogli dal gigante nel 1964 quando venne a Vittorio per una partita da vecchie glorie. Io ero stato a vederlo all’opera a Conegliano per una esibizione simile. Amavo la bontà del gigante, l’unico capace di disciplinare il genio argentino, che stregò il bambino che ho dentro, vi scrive e ricorda i lunedì di allora, quando aspettava l’autobus alle 7 ed un quarto per temere il sorriso irridente del conduttore per una espulsione del genio, regolare a lunedì alterni.

Ecco, quel bambino batte le mani ai conduttori del mercato bianconero e prega che concludano rinunciando ai 60 milioni e tengano Bonucci, il genio della difesa. Ora abbiamo una squadra di extraterrestri!

De Laurentis farebbe bene a stare zitto. Si goda i 90 milioni incassati per il Pipita e lasci stare la polemica –Higuain si vergogni, ha preso in giro Napoli-. Napoli è buona e sembra aver accettato la partenza. Ha il miglior tifo d’Italia, appassionato e non feroce. Io godo del Pipita con noi e credo che sia rimasto infuriato dall’accusa del padrone di essere troppo grasso per aver sbagliato due goal. 29 anni come Boninsegna, quando venne, e molto meno di Altafini, che venne dal Napoli verso i 34 anni per giocare 5-10 minuti e fare un goal ogni partita. 

Guardate: la squadra formata di -Juventus 3-5-2: Buffon; Bonucci, Chiellini, Barzagli; Dani Alves, Pogba, Marchisio, Pjanic, Alex Sandro; Dybala, Mandzukic.Allenatore:Allegri- cambierà con Higuain a fianco di Dybala –un argentino con un po’ del genio di Sivori e puntadòr come Charles-, Pogba che lascerà il posto, purtroppo, ma verrà rimpiazzato da Pjanic, più regolare, che fu la miglior perla della Roma… Inoltre, c’è Benatia tra i nuovi arrivi che hanno già segnato goal.

Sono uno juventino che non ha perdonato ancora il magico Trap, che deve aver avuto la vigila più disgraziata ad Atene, quando andai in aereo ad assistere alla finale europea persa dalla Juve più forte che mai con l’Amburgo per 1 a 0: schierò la mezzala Platini a centravanti, non gli fornì l’assistenza dei terzini d’ala, sostituì Paolo Rossi, il goleador, e venne uccellato dall’incursione di un’ala avversaria. A, magico Trap, allora perdemmo perché costruisti la sconfitta tu. Lo dico e ti voglio bene. Il genio a volte sbaglia.

Adesso, abbiamo le forze per incantare l’Europa. Se il calcio non fosse un mistero senza fine bello c’è da sorridere serenamente. Vi faccio questa confessione per vedere se sarò costretto a cambiar idea: io vedo davanti tre anni di gloria!

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