Per martedì 23 agosto, in occasione della Giornata Internazionale contro la Schiavitù, organizzano, assieme ad Amnesty International e alla sezione locale Unicef, un corteo presso il centro storico di Martina Franca (TA).
“Istituzionalizzare la memoria, impedire l’oblio, richiamare il ricordo di una tragedia lungamente occultata o sconosciuta e restituirle la collocazione che deve essere la sua nella coscienza degli uomini, è, in effetti, rispondere al nostro dovere di memoria.” (Koichiro Matsuura – Direttore Generale UNESCO 1999-2009)
A Santo Domingo (oggi Haiti e Repubblica Dominicana), la notte tra il 22 e il 23 agosto 1791 vide il sorgere della rivolta che ha giocato un ruolo essenziale nell’abolizione della tratta transatlantica degli schiavi. rivolta condotta da Toussaint Louverture, il primo generale nero della storia sull’isola di Santo Domingo. Fu la prima vittoria degli schiavi contro i propri oppressori. Inizialmente la Giornata Internazionale per il ricordo della tratta degli schiavi e della sua abolizione è stata celebrata in un piccolo numero di stati, in particolare ad Haiti (23 agosto 1998) ed a Goree in Senegal (23 agosto 1999). La schiavitù e la tratta degli schiavi, una tragedia che fu nascosta per molti anni e che è ancora da scoprire appieno, ha spezzato la vita di milioni di esseri umani sradicati dalla propria terra e deportati nelle condizioni più disumane. La Giornata mira anche a sensibilizzare e avvertire l’opinione pubblica che un altro commercio di esseri umani per la schiavitù (nonostante sia stata abolita e penalizzata attraverso strumenti internazionali) è ancora praticato in nuove forme, che ancora oggi incidono sulla vita di milioni di uomini, donne e bambini in giro per il mondo.
Anche in preparazione della manifestazione, che prevede una performance, un reading ed una serie di testimonianze di richiedenti asili ospiti dello SPRAR di Martina Franca, lunedì 8 agosto, presso il Centro Interculturale Nelson Mandela, in Via Anfiteatro #219 a Taranto, alle ore 10.00 continuano le attività dello Sportello Arcobaleno, spazio di ascolto per migranti LGBT coordinato da Arcigay Taranto.
Molti migranti fuggono da paesi in cui l’omosessualità è un reato o reprimono la propria sessualità in virtù di retaggi religiosi. Psicologi, sessuologi, legali e mediatori – in continuità con l’attività promossa da Hermes Academy Onlus ed Arcigay Taranto nel Centro di Ascolto LGBT presso la Biblioteca Comunale Pietro Acclavio dal 27 giugno 2014 al 29 settembre 2015 – presidiano il centro tutti i lunedì mattina dalle ore 10.00 alle ore 12.00. Le attività sono supportate dalla Cooperativa Al Fallah, che si occupa della mediazione culturale.
È possibile usufruire del servizio anche in diversa sede o diverso orario, prenotando una consulenza al +39 388 874 6670 o al +39 099 459 1294.
Continua il Social Bridge Project
In seno al Social Bridge Project, partito nella primavera del 2014, il Centro Interculturale Nelson Mandelapromuove il laboratorio gratuito di scrittura creativa coordinato dall’attore e scrittore Luigi Pignatelli.
Il nuovo appuntamento, per migranti e chiunque abbia voglia di mettersi in gioco, conoscere il sé attraverso l’altro da sé – senza distinzione di età, provenienza geografica e sociale, religione, orientamento sessuale, etc – è per le ore 10.30 di lunedì 8 agosto presso la sede in Via Anfiteatro #219 a Taranto.
È prevista una pubblicazione degli elaborati prodotti durante il percorso. Per info e iscrizioni, contattare il +39 388 874 6670 o il +39 099 459 1294.
Attività di accompagnamento alla lettura
Lunedì 8 agosto, presso la Biblioteca Popolare in Via Pupino #90 a Taranto, continua l’attività di accompagnamento allo studio e alla lettura creativa per i più piccoli, a cura dei volontari dell’Associazione Hermes Academy Onlus e degli attivisti di Arcigay Taranto, che ogni giorno dal lunedì al venerdì coadiuvano i più giovani nello svolgimento dei compiti (da settembre a maggio) e nell’educazione alla lettura e alla ricerca (anche in estate). Il servizio, offerto dalle ore 17.00 alle ore 19.00, è gratuito; occorre, però, prenotare al +39 388 874 6670.
Cineforum sulla diversità per i più giovani
Nell’ambito della settima edizione dell’Hermes On Streets Summer’s Festival e degli eventi di sensibilizzazione al Salento Pride (previsto a Gallipoli il prossimo 21 agosto),per le ore 21.00 dilunedì 8 agostol’Associazione Culturale Hermes Academy Onlus ed Arcigay Taranto invitano soci e simpatizzati presso la sede in Via Pupino #90, nel cuore del borgo umbertino della Città dei Due Mari, dove, per il nuovo appuntamento del Cineforum sulla diversità per i più giovani, verrà proposto (nella versione ridoppiata nel 2015) “Nausicaä della Valle del Vento”, film d’animazione del 1984 del giapponese Hayao Miyazaki, ispirato ai primi sedici capitoli dell’omonimo manga. Racconta la storia diNausicaä, la principessa di un piccolo regno in un mondopost apocalittico, che viene coinvolta in una guerra tra nazioni rivali mentre undisastro ambientaleminaccia la sopravvivenza del genere umano. Durante il suo viaggio, Nausicaä si fa promotrice di una convivenza pacifica tra gli abitanti della terra, così come tra l’umanità e la natura. Adatto dai 7 anni. La partecipazione è libera e gratuita per i soci Hermes Academy Onlus ed Arcigay Taranto, ma occorre prenotare al + 39 342 095 7579. Nel corso della serata, sarà possibile anche gustare un aperitivo di piatti tipici locali, con un contributo libero.
A seguire, la recensione di Emanuele sacchi. È trascorso un millennio da quando una serie di guerre, culminata nelle esplosioni termonucleari dei Sette Giorni del Fuoco, ha alterato l’ecosistema mondiale. Il Mare della Rovina si è espanso drammaticamente, occupando i regni degli uomini e invadendo la Terra con i suoi insetti giganti e le sue spore velenose. Solo pochi territori sono rimasti indenni, ma i loro abitanti continuano incessantemente a combattere tra loro. In un regno neutrale e pacifico, la Valle del Vento, vive la principessa Nausicaä, dotata di un potere extrasensoriale che le permette di comunicare con gli animali e con i temibili insetti Ohm. Nausicaä è convinta che la soluzione non sia attaccare gli insetti, bensì comprendere il segreto alla base del Mare della Rovina. È nel futuro distopico di Nausicaä della Valle del vento che ha inizio la straordinaria epopea trentennale dello Studio Ghibli. Benché tecnicamente il film non sia ancora una produzione dello studio, ma un lavoro distribuito dalla Toei, Nausicaä è unanimemente considerata l’opera fondativa della casa cinematografica (è infatti inclusa in tutti i Dvd retrospettivi) e del Miyazaki-pensiero, la filosofia che ha cambiato per sempre il mondo dell’animazione mondiale. Nella vicenda è possibile individuare agevolmente le tematiche peculiari dell’autore, che il regista svilupperà nel corso degli anni: l’amore per la natura e per la vita, un’eroina in età adolescente con un coraggio pari solo alla sua bontà di cuore, la fascinazione per gli aerei e per ogni tipo di strumento o marchingegno che consenta all’uomo di librarsi in volo. Anche il sodalizio con Hisaishi Joe, autore delle musiche, nasce con Nausicaä. Benché da un punto di vista tecnico si avverta una certa obsolescenza (i fondali e le animazioni sono piuttosto primitive, con alcuni movimenti tutt’altro che fluidi), per il resto Nausicaä è opera che trascende la propria contestualizzazione temporale, tanto da rappresentare, a distanza di decenni, un’inesauribile fonte di ispirazione. Forse resta ineguagliabile per lo stesso Miyazaki l’operazione di sincretismo di molteplici fonti (Dune e i suoi Vermi, i Grandi Antichi di H. P. Lovecraft, le battaglie di popoli di J.R.R. Tolkien, l’Odissea), in cui ognuna fornisce il suo contributo senza inficiare la totale autonomia e credibilità dell'universo miyazakiano. Fantasy e fantascienza si mescolano in parti uguali, in una versione quasi opposta per estetica e spirito rispetto allo steampunk: gli avveniristici ritrovati tecnologici convivono con rudimentali strumenti agricoli, i phaser a raggi laser con spadoni dall'elsa dorata. Il risultato è una straordinaria parabola ecologista in cui la forza della narrazione e la libertà delle creazioni visive del regista non sono intaccate dalla presenza di un evidente messaggio-monito ambientalista. In netta controtendenza con il canone del genere fantastico, Miyazaki evita infatti ogni manicheismo, chiarendo in diverse scene come non esista una divisione netta tra bene e male: anche gli atti più scellerati sono figli di una ragione ben precisa, che alimenta la paura nel cuore degli uomini. Cause e soluzioni variano caso per caso e, benché l'uomo sia dominato da tentazioni e da fragilità che lo portano a commettere gli stessi errori in un ciclo continuo, non esiste il male in sé. Al secondo film, dopo la rielaborazione della saga di Lupin III con Il Conte di Cagliostro, Miyazaki Hayao è già un maestro indiscusso e Nausicaä l’inizio di un viaggio indimenticabile.
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