L’arresto ha chiuso le indagini iniziate la sera del 2 agosto, quando il secondo maghrebino si era presentato al pronto soccorso dell’Ospedale “San Gerardo” di Monza, con vistose escoriazioni ed un morso al braccio sinistro. Le verifiche condotte dai militari hanno quindi permesso di ricostruire come le lesioni siano state causate da un cane, aizzato dall’arrestato contro la vittima, all’apice di una lite scaturita da futili motivi, occorsa nei pressi di un bar di via Rossini a Lissone. Le immediate ricerche dell’aggressore condotte dai Carabinieri della Stazione di Lissone hanno poi consentito di rintracciarlo presso un’abitazione di via Nigra, all’interno della quale sono stati rinvenuti e sequestrati un revolver cal. 38 special privo di matricola, con le cartucce nel tamburo, una katana e un pugnale a lama ricurva, occultati all’interno del controsoffitto del soggiorno. Nel corso della perquisizione, gli operanti hanno ritrovato anche il pastore tedesco di tre anni protagonista dell’aggressione.
Il padrone del cane è stato condotto presso la Casa circondariale di Monza, mentre l’animale è stato affidato alla Sede E.N.P.A. del capoluogo brianzolo. La pistola sarà sottoposta a verifiche balistiche per verificarne l’eventuale utilizzo in altri eventi di natura criminale.
Sostieni il tuo quotidiano Agorà Magazine I nostri quotidiani non hanno finanziamento pubblico. Grazie Spazio Agorà Editore