ANNO XVIII Luglio 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Venerdì, 19 Agosto 2016 00:00

Merkel: "Chi indossa il burka non può integrarsi in Germania, non sono i rifugiati ad aver portato da noi il terrorismo"

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Berlino (Germania) - Angela Merkel ritiene che il velo integrale sia un serio ostacolo all'integrazione. "A mio modo di vedere, una donna con il burka in Germania non ha alcuna possibilità di integrarsi", ha detto la cancelliera tedesca in un'intervista al quotidiano 'Redaktionsnetzwerk Deutschland' (RND).

La Merkel non si è però sbilanciata sul divieto di portare il burka, di cui stanno discutendo i ministri regionali dell'Interno del suo partito Cdu/Csu. "Si tratta di una questione sostanzialmente politica e legale, sulla quale il ministro dell'Interno Thomas de Maziere ha tutto il mio appoggio", ha detto la cancelliera.

Il ministro federale dell'Interno si è recentemente pronunciato contro un divieto generalizzato del burka. La proibizione di indossarlo è una delle proposte sul tavolo della riunione dei ministri regionali dell'Interno Cdu/CSu che si è aperta oggi a Berlino per concordare un pacchetto di misure per il rafforzamento della sicurezza di fronte alla minaccia del terrorismo. Sul tema vi sono diverse opinioni. Il divieto potrebbe essere imposto in alcune circostanze, come l'ingresso in istituzioni pubbliche o la partecipazione a manifestazioni.

In mattinata, durante un comizio elettorale nel lander orientale di Meclemburgo-Pomerania (dove il prossimo 4 settembre si svolgeranno le elezioni), Merkel ha contestato con forza l'idea che l'arrivo di oltre un milione di migranti e profughi in Germania abbia portato il terrorismo dello Stato Islamico nel Paese: "Il terrorismo dell'Is non è un fenomeno arrivato con i rifugiati - ha detto la cancelliera - esisteva già prima".

I rifugiati non devono essere additati come i responsabili del terrorismo islamico in Germania. Lo ha affermato la cancelliera Angela Merkel durante un comizio elettorale dei cristiano democratici nel Meclemburgo-Pomerania Anteriore.

L’anno scorso la Germania ha accolto oltre un milione di profughi da Medio Oriente e Africa. A luglio tre attacchi sono stati commessi da rifugiati.

“Il fenomeno del terrorismo islamico, dell’Isis, non è arrivato da noi con i rifugiati”, ha detto Merkel. “C‘è e c’era già. Per questo è necessario il lavoro delle forze di sicurezza. Serve una cooperazione internazionale perché altrimenti non si riesce a lottare contro il terrorismo”.

La politica di Merkel è stata attaccata nei giorni scorsi dal candidato repubblicano alla Casa Bianca Donald Trump che ha parlato di un tasso di criminalità elevato in Germania a causa dei migranti.

I dati ufficiali lo contraddicono: è più probabile che un tedesco infranga la legge. Se il numero di migranti è aumentato del 440%, i reati a loro attribuiti sono saliti del 79%.

Dopo la serie di attentati di luglio, la popolarità di Merkel si è affievolita: il 52% dei tedeschi giudica negativamente la sua politica in materia di immigrazione, secondo un sondaggio pubblicato la settimana scorsa.

Aumentano invece i consensi per il partito anti-migranti “Alternativa per la Germania” che potrebbe ottenere buoni risultati alle elezioni locali di settembre.

I lander governati dalla CDU-CSU hanno presentato al ministro dell’Interno Thomas De Maiziere proposte in materia di sicurezza. In particolare chiedono il divieto del burka. Il ministro si è detto personalmente contrario, sostenendo che tale divieto verrebbe bocciato dal Tribunale Costituzionale.

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