ANNO XVIII Maggio 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Lunedì, 29 Agosto 2016 08:27

Martirio di San Giovanni Battista, memoria

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I quei giorni, la parola del Signore mi fu rivolta per dirmi: "Tu, cingiti i fianchi, alzati e dì loro tutto ciò che ti ordinerò; non spaventarti alla loro vista, altrimenti ti farò temere davanti a loro. 


Ed ecco oggi io faccio di te come una fortezza, come un muro di bronzo contro tutto il paese, contro i re di Giuda e i suoi capi, contro i suoi sacerdoti e il popolo del paese. 
Ti muoveranno guerra ma non ti vinceranno, perché io sono con te per salvarti". Oracolo del Signore. 

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 6,17-29. 
Erode infatti aveva fatto arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, che egli aveva sposata. 
Giovanni diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello». 
Per questo Erodìade gli portava rancore e avrebbe voluto farlo uccidere, ma non poteva, 
perché Erode temeva Giovanni, sapendolo giusto e santo, e vigilava su di lui; e anche se nell'ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri. 
Venne però il giorno propizio, quando Erode per il suo compleanno fece un banchetto per i grandi della sua corte, gli ufficiali e i notabili della Galilea. 
Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla ragazza: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò». 
E le fece questo giuramento: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno». 
La ragazza uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista». 
Ed entrata di corsa dal re fece la richiesta dicendo: «Voglio che tu mi dia subito su un vassoio la testa di Giovanni il Battista». 
Il re divenne triste; tuttavia, a motivo del giuramento e dei commensali, non volle opporle un rifiuto. 
Subito il re mandò una guardia con l'ordine che gli fosse portata la testa. 
La guardia andò, lo decapitò in prigione e portò la testa su un vassoio, la diede alla ragazza e la ragazza la diede a sua madre. 
I discepoli di Giovanni, saputa la cosa, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro

 

La mia via sottolinea i menei del martirio di san Giovanni Battista, il protagonista del non licet: non puoi tenere in moglie la moglie di tuo fratello se lui è vivo anche se lei mi fa tagliare la testa da te. Nella versione odierna: non fai il lutto per i morti di Amatrice se non hai idea di rinforzare la protesta contro :

Contro chi promette che la sua onestà garantirà contro la corruzione. Se si chiamasse Zuane, alla veneta Giovanni Battista, io acconsentirei. Ma

Antimafia in campo
Roberti: "Lo scandalo 
dell'Irpinia non si ripeterà"

esiste un solo santo con due ricorrenze nel calendario a marcare che lui fu l’ultimo prima di Gesù Cristo ed il primo dopo martirizzato prima di lui. Non ce n’è un altro! Quindi questo Roberti è un gonzo o un ipocrita: senza la legge sui partiti la corruzione dei finanziamenti pubblici per la ricostruzione di Amatrice è certa; Renzi esca dalle chiacchiere sul referendum sul cambio della Costituzione tenuta infartuata col partito legale che non c’è.

Roberti, che non sta in lutto, mi impedisce il lutto! I 290-293 morti aspettano giustizia ed io temo che i 68 anni trascorsi nella corruzione (unita con il principio che la sradicherebbe solo con una legge), lasciato a dormire, si prolungheranno a meno che Agoramagazine e Tellusfolio non onorino il lutto che stanno tenendo. È un lutto serio. Teresa me l’ha confermato in faceboke (insieme con una convinzione che il potere sia una fonte inevitabile di corruzione che non condivido). Miguel mi ha dato l’idea che la corruzione messicana, che ha già anche i cani tra gli uomini corrotti, sia uguale a quella italiana. Noi saremmo mafiati, per usare l’espressione di papa Francesco, non avremmo chi combatte la mafia, per usare Erdogan, preoccupato della mafia con suo figlio. La confusione è grandissima.

Allora, se quando i due siti toglieranno il lutto e si uniranno a me nella battaglia per ottenere la legge dall’articolo 49 della Costituzione

Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale.

non mi lasceranno solo in mezzo ai no indecenti –come quelli dei 5 stelle, che si oppongono alla legge sui partiti- e rinforzeranno la richiesta della legge che non c’è, allora

io mi acqueterò ed i morti potranno aver pace.

Per ora, non licet.

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