Almeno è stato così nei topi su cui è stato testato. I risultati, pubblicati sulla rivista Nature, hanno infatti mostrato che una singola dose ha impedito l'infezione per tutti i 30 giorni di durata dello studio. Un singolo e basso dosaggio di un composto è in grado di bloccare la malaria. Il composto sembra abbia combattuto precocemente l'infezione nel fegato, così come i parassiti della malaria che circolavano nel sangue.
I ricercatori sperano che il loro lavoro possa portare a breve a nuovi farmaci da mettere a disposizione delle persone. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, nel 2015, ci sono stati 214 milioni di nuovi casi di malaria e 438mila morti per la malattia. Oltre a evitare le punture di zanzare infette con l'aiuto di insetticidi e zanzariere, le persone possono proteggersi dalla malaria prendendo i farmaci antimalarici. Ma i trattamenti attualmente esistenti non sono perfetti: hanno bisogno di essere assunti in dosi ripetute e i parassiti responsabili della malaria stanno iniziando a sviluppare la resistenza a questi farmaci. Ora i ricercatori hanno individuato un composto promettente in un database con oltre 100mila composti. Il composto trovato agisce su un enzima chiamato fenilalanil-tRNA e sembra in grado di eliminare i parassiti prima che si moltiplichino a dismisura nel fegato e nel sangue. Lo studio è stato finanziato dalla Bill & Melinda Gates Foundation. (AGI)
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