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Sabato, 04 Luglio 2015 15:05

Varoufakis attacca i creditori "Agiscono come i terroristi"

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Alla vigilia del referendum, Atene si divide sul voto

Atene (Grecia)  - Alla vigilia del referendum, il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, accusa i creditori internazionali di "terrorismo".
  "Quello che stanno facendo con la Grecia ha un nome: terrorismo", ha detto Varoufakis in un'intervista al quotidiano spagnolo El Mundo. "Cio' che Bruxelles e la troika vogliono oggi e' che vinca il si' cosi' che possano umiliare i Greci", ha aggiunto.

"Perche' ci costringono a chiudere le banche? Per incutere paura nella gente. E diffondere la paura si chiama 'terrorismo'", ha sottolineato ancora Varoufakis spiegando che le banche riapriranno martedi' indipendentemente dall'esito del voto.
   Il ministro ha ribadito che si dimettera' se i Greci voteranno si' e che un default della Grecia costera' un trilione di euro. Varoufakis ha assicurato che se a vincere saranno i no, il premier Tsipras volera' a Bruxelles e raggiungera' un accordo con i creditori. "L'Europa ha bisogno di un accordo, la Grecia ne ha bisogno, cio' significa che raggiungeremo un accordo", ha aggiunto. Il ministro greco ha anche accusato i creditori di voler fare della "Grecia un esempio" di cio' che non devono fare gli altri Paesi. "Credo che in tutta l'Europa - ha osservato - servano partiti come Syryza e Podemos, partiti critici verso il sistema ma al tempo stesso europeisti e democratici. Quelli che ci odiano ci vogliono dipingere come anti-europeisti ma non e' vero, non lo siamo".

Circa 40.000 manifestanti si sono piu' o meno equamente divisi tra le due manifestazioni ad Atene, una in favore del 'Si'' e l'altra a sostegno del 'No' al referendum sull'accordo tra la Grecia e i creditori. Alla manifestazione a piazza Syntagma, contraria all'accordo, sta partecipando anche il premier Alexis Tsipras.

In precedenza si erano registrati scontri tra la polizia e un gruppo di manifestanti vestiti di nero. I manifestanti favorevoli all'accordo si sono invece ritrovati davanti al vecchio stadio Olimpico.

sipras, votate 'No' per vivere in Europa con dignita'

Un appello a votare 'No' al referendum di domani per restare in Europa e viverci con dignita' e' venuto dal primo ministro greco Alexis Tsipras nella manifestazione di piazza Syntagma, mentre Donald Tusk si e' detto convinto che il referendum non riguardi la permanenza nell'euro. "Forse - spiega il presidente di turno del Consiglio europeo - dovremo abituarci a convivere con paesi membri dell'Eurozona in bancarotta". Secondo Tusk, se i greci voteranno si' "penso che questo consentira' di aprire un capitolo nuovo nella negoziazione, probabilmente piu' promettente di prima". Se invece voteranno no "lo spazio di negoziazione ovviamente si ridurra'". (AGI)

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