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Domenica, 05 Luglio 2015 14:29

La Grecia vota il suo destino Tsipras, 'democrazia batte paura'

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Dieci milioni alle urne con l'incubo del fallimento

Atene - Si sono aperti puntualmente alle 7 locali (le 6 in Italia) i seggi in cui 10.837.118 greci decideranno del loro futuro (e forse dell'Eurozona) votando al referendum improvvisamente indetto il 26 giugno da Alexis Tsipras su quella che era l'ultima proposta dei creditori, Bce-Ue-Fmi e Esms di altri 15,5 miliardi di aiuti prolungati fino a novembre.

 

Offerta che il premier ed il suo ministro delle finanze Yanis Varoufakis hanno voluto, bollando l'offerta, alternativamente, come "un insulto" o "un ricatto" al popolo greco, salvo poi provare a rilanciare trovandosi di fronte al rifiuto della maggioranza dei partner, Anegela Merkel in testa.
 

I seggi si chiuderanno alle 19 locali e primi risultati - non gli exit poll - si conosceranno tra le 20 e le 21 secondo il ministero dell'Interno.

Il premier greco Alexis Tsipras ha votato nel seggio del suo quartiere, Ambelokipi. Camicia bianca, sorridente, alle 10:30, le 9:30 in Italia, Tsipras ha inserito la scheda nell'urna con qualche tentennamento, per consentire ai fotografi di immortalare il gesto. Sorridente e circondato da giornalisti e fotografi, all'uscita dal seggio e' stato accolto da uno scrosciante applauso dei suoi sostenitori e si e' concesso ai microfoni.

"Oggi e' un giorno di celebrazione perche' la democrazia e' in se stessa una celebrazione", ha detto Tsipras. "Quando la democrazia vince la paura, vince la volonta' del popolo. E' un messaggio di dignita': il popolo finalmente ha scelto", ha aggiunto.

"Nessuno puo' ignorare la volonta' del popolo", perche' "il popolo inviera' dal referendum un importante messaggio, che prende il destino nelle sue mani. Molti possono ignorare la volonta' del governo, ma nessuno puo' ignorare la volonta' del popolo", ha affermato il premier ellenico.

Varoufakis, "mi dimetto se vince il 'Si'' - Il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, conferma alla Bild che lascera' il suo incarico se al referendum indetto dal governo sull'accordo di Atene con i creditori vinceranno i 'si'. Alla domanda se si dimettera' in caso di vittoria dei 'si', Varoufakis ha risposto "assolutamente".

"Per cinque anni i fallimenti incredibili dell'Eurogruppo hanno portato a ultimatum senza senso sui quali il popolo greco non ha potuto pronunciarsi: oggi il popolo si pronuncia sull'ultimo degli ultimatum dell'Eurogruppo e dei suoi soci", ha detto Varoufakis dopo aver votato in un seggio di Atene. Varoufakis, che e' arrivato al seggio in compgania del padre, ha detto che "la moneta unica e la democrazia sono compatibili" e ha aggiunto che "quello di oggi e' un momento sacro per l'Europa"

Tre ex premier greci, George Papandreu, Kostas Karamanlis e Andonis Samaras, fermi sostenitori dell'accordo con i creditori, hanno gia' votato, per il 'Si''.

Anche l'ex primo ministro conservatore Karamanlis ha gia' espresso la sua preferenza, come pure Samaras, altro capo del governo conservatore, che ha votato a Pilos, nel sud del Peloponneso. (AGI)
 

 
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