I sostenitori del presidente sono scesi in piazza a sostegno della decisione in varie parti del paese.
Oltretutto, a 7 leader dell’opposizione, ispiratori della campagna referendaria, viene ingiunto di non lasciare il territorio nazionale.
Diosdado Cabello , del partito di governo ha arringato così la folla a Managas:Siamo certi che qui in Venezuela verrà fatta giustizia. Chi ha commesso frodi, dovrà risponderne e verranno perseguiti i colpevoli.
Il leader dell’opposizione Enrique Capriles , ex candidato alla presidenza, ha reso noto via twitter di essere fra coloro cui è vietato di recarsi all’estero.
4 milioni di firme
La campagna sarebbe dovuta partire il 27 ottobre. Ci voglio almeno 4 milioni di firme, ossia l’assenso del 20% dell’elettorato per ottenere il voto.
Per arrivare a questo, in una fase precedente, deve essersi espresso a favore del referendum almeno l’1% degli aventi diritto. Queste firme sono state presentate ma diversi tribunali locali avrebbero trovato irregolarità, da qui l’accusa di frode.(Euronews)
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