Palermo - Un caro affettuoso saluto a voi tutti. Il vescovo come successore degli apostoli è chiamato ad annunziare la resurrezione di Gesù. Cristo Gesù che si è fatto obbediente fino alla morte e alla morte di croce ed è stato deposto nel sepolcro, Dio lo ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra e ogni lingua proclami che è il Signore. Il Crocifisso deposto nel sepolcro ha vinto la morte. È risorto.
È arrivato, puntuale come sempre, il tempo di Avvento. Tempo in cui ogni desiderio di futuro si lascia educare dal dono del futuro di Dio che viene a noi. Tempo in cui ogni progettualità, seppur buona e necessaria, si pone in ascolto di quanto Dio semina in tutti gli uomini, credenti e non-credenti. E così i bisogni diventano desideri ed il nostro "io" impara a fidarsi del "tu" di Dio, del dono che sopravanza ogni speranza.
Palermo - “Come Comunità diocesana vogliamo unirci alla indicazioni della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana che ha indetto per domenica 18 settembre, una colletta straordinaria da effettuare durante le celebrazioni Eucaristiche e in concomitanza del 26° Congresso Eucaristico nazionale da destinare alle popolazioni colpite dal terremoto dello scorso 24 agosto. Dall’Eucaristia sgorga la carità e la partecipazione alle sofferenze e ai bisogni dei fratelli”.
Care Palermitane, Cari Palermitani,
vi saluto con grande emozione stasera. È il mio primo Festino di Santa Rosalia, la mia prima volta qui in mezzo a voi, da vescovo, in un momento così pieno di significato per la nostra Città, e voglio farvi partecipi della mia trepidazione e anche della mia gioia per questo nuovo inizio.