Nelle news regionali è uno stillicidio di comunicati; il presidente della Regione Toscana Rossi alla fine annuncia di aver ascoltato Paolo Gentiloni concordando con l’inquilino della Farnesina un incontro per decidere il da farsi. "Con il ministro, che si è fatto carico della questione, troveremo il modo per rappresentare queste problematiche anche alle autorità cinesi, dalle quali siamo certi possa venire un contributo per ristabilire la calma e guardare in avanti in modo positivo". Ma cosa è avvenuto? Lo dice lo stesso comunicato del presidente: “una rivolta di quelle dimensioni, con scontri, violenze e sassaiole fino a tarda notte, mi fa pensare che fosse preparata. Non è proibito fare associazioni ma è importante che siano trasparenti e si assumano le proprie responsabilità sulle azioni che fanno". E’ davvero scontro, ma è un fenomeno nazionale. Il presidente Enrico Rossi nella conferenza stampa sui fatti dell'Osmannoro di due giorni fa, rincara la dose: “ …la comunità cinese non dovrebbe girare con tanto contante in tasca, che è sinonimo di nero. Del resto nei negozi cinesi i Pos per il bancomat non si trovano. Io sono per uso del denaro tracciabile. Questo potrebbe contribuire a risolvere parte di questo problema. Nella nostra regione non può esistere una zona dove non sono in vigore le leggi dello Stato". Siamo al dunque dell’evasione fiscale: "L'inchiesta Money Transfer ha fatto emergere un trasferimento di denaro dalla Toscana alla Cina, nel periodo 2007-2010, di circa 5 miliardi, 2/3 dei quali da Prato. Ad oggi si stima che si evada almeno 1 miliardo di euro all'anno. Con questo, non voglio mettere all'indice l'intera comunità cinese, ma chiederò alla Guardia di Finanza maggiori controlli e proporrò al Ministero dell'economia di costituire una task force contro l'evasione fiscale".
Insomma, a parte tutte le raccomandazioni e gli inviti alla " …calma della comunità cinese” il presidente si dichiara “disponibile a discutere dei problemi che alcuni esponenti ci hanno segnalato. Ma accanto alla disponibilità pongo le parole legalità e determinazione, per far sì che in questa regione non esistano zone franche di extraterritorialità rispetto alla legge. Non lo vogliamo e non lo consentiremo mai".
"In seguito al tragico rogo dello stabilimento in cui perirono sette cittadini cinesi, abbiamo fatto 5.800 controlli e chiuso 700 dormitori: non si dorme dove si lavora. Verificheremo se sono stati commessi degli eccessi durante questi controlli, ma non tolleriamo rivolte. Aggiungo invece che non solo proseguiremo nei controlli sulla sicurezza fino a visitare tutte le 7.700 aziende cinesi, ma ne chiederemo di più sul versante della manodopera al nero che si aggira sul 50%, con lavoratori sfruttati e spesso ridotti in condizioni di schiavitù".
Ma quelli che si ribellano, strumentalizzati o meno, sono proprio gli schiavi. E’ comunque importante l’azione della regione Toscana da essere faro per l’intero Paese
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FIRENZE - Rendere la mobilità più sostenibile è possibile. Creare un sistema di spostamenti quotidiani con minori emissioni e più rispettoso dell'ambiente è l'obiettivo che la Regione Toscana si è posta nei suoi strumenti di programmazione, primo tra tutti il Priim - Piano regionale integrato delle infrastrutture e della mobilità. Oltre ad investire nel miglioramento e nel potenziamento del servizio di trasporto pubblico, sia su ferro che su gomma, e ad incentivare l'uso della bicicletta con la costruzione di numerose piste ciclabili e la progettazione di 5 importanti ciclovie che attraversano tutto il territorio regionale (Ciclopista dell'Arno e Sentiero della bonifica, Ciclopista Tirrenica, itinerario ciclabile della Francigena, itinerario ciclabile della Due Mari, rete delle ciclostazioni), la Toscana ha scelto di farsi promotrice di alcune misure concrete e innovative, delle quali possano essere protagonisti direttamente i cittadini.
Intermodalità, 'In bici col treno':
Si è chiuso ieri, 30 giugno, il bando che fa capo alla campagna 'In bici col treno'. Grazie ad esso sono state acquistate circa 400 bici pieghevoli da portare sul treno da altrettanti residenti in Toscana abbonati ai servizi ferroviari regionali. Obiettivo dell'iniziativa è promuovere l'intermodalità bici-treno e mostrare con l'esempio concreto che è possibile utilizzare mezzi economici, ecologici e salutari per gli spostamenti quotidiani casa-lavoro o casa-scuola.
Il bando relativo alla misura 'In bici col treno' è stato aperto dal 27 ottobre 2015 al 30 giugno 2016. La risposta dei cittadini toscani è stata notevole, soprattutto se paragonata ad altre realtà regionali, dove iniziative analoghe hanno visto rispondere solo poche decine di utenti.
'In bici col treno' ha visto un investimento regionale totale di 125.000 euro. Ai cittadini che hanno fatto richiesta presentando la corretta documentazione, la Regione ha corrisposto un voucher equivalente al 75% del valore della bicicletta acquistata (fino all'importo massimo di 150 euro) spendibile per l'acquisto di nuovi titoli di viaggio. Un modo per creare reciprocità e convenienza nell'uso di treno e bici, i due mezzi di trasporto più sostenibili per l'ambiente.
Piste ciclabili urbane e grandi itinerari
In Toscana ci sono circa 500 km di piste ciclabili e percorsi cicloturistici, tra quelli già ultimati e quelli in fase di realizzazione.
Il Priim prevede tra gli interventi prioritari anche quelli per la realizzazione della Ciclopista dell'Arno e per la costruzione della rete ciclabile regionale. A questa rete nel 2014 sono state destinate complessivamente risorse per 22 milioni di euro, dei quali 4 mln sono stati destinati a cofinanziare interventi per l'incremento e la messa in sicurezza di percorsi ciclabili o ciclopedonali in ambito urbano attraverso un bando rivolto a Province, Comuni e Unioni di Comuni. A questo bando hanno risposto 83 Comuni, sono stati ammessi 54 progetti e 6 sono risultati 'vincitori'.
Parallelamente procede la realizzazione della Ciclopista dell'Arno-Sentiero della Bonifica, il grande itinerario cicloturistico che seguirà il corso del fiume dal monte Falterona alla foce attraversando 48 Comuni e 4 Province. La Ciclopista è in fase avanzata di realizzazione, con il 30% del percorso già realizzato e progettazione avviata o programmata per il restante 70%. Il più recente atto regionale che riguarda la Ciclopista dell'Arno è stata la firma, nel febbraio 2015, di un Accordo con Anci, con la Città Metropolitana di Firenze, le Province di Arezzo, Pisa e Siena, l'Unione dei Comuni montani del Casentino e altri 57 Comuni toscani per destinare 4,2 milioni di euro alla realizzazione di 6 nuovi tratti della Ciclopista e alla progettazione di altre 10 opere.
Si va delineando anche il progetto della Ciclopista tirrenica, che seguirà tutta la costa della Toscana, dal confine con la Liguria a quello con il Lazio. A tal fine nei primi mesi del 2016 sono stati firmati 3 protocolli d'intesa con i Comuni delle Province di Grosseto, Livorno e Pisa.
L'itinerario della Ciclopista Tirrenica si snoda per 291,8 km, attraversa 5 province (Massa Carrara, Lucca, Pisa, Livorno e Grosseto), interessa ben 30 comuni, 2 Parchi regionali, e si collega con 12 porti turistici. E' parte del percorso BI16-Ciclovia Tirrenica della Rete Bicitalia promosso da FIAB nell'ambito del progetto Eurovelo.
Sperimentare nuove vie, idee per il prossimo futuro
Sta per essere varato a livello nazionale il 'Programma sperimentale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro', previsto dal collegato ambientale alla legge di Stabilità per il 2016 (n.221/2015). Visto che nelle aree ad elevata urbanizzazione una componente importante delle emissioni è generata dal traffico veicolare finalizzato agli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro, il Governo ha deciso di intervenire
proponendo agli enti locali un bando per il co-finanziamento di iniziative volte ad abbattere l'uso dell'auto privata.
La Regione Toscana, in vista della pubblicazione del bando, ha scelto di proporsi come partner per i Comuni o le associazioni di Comuni interessate a partecipare. Offrirà supporto tecnico ed amministrativo, potrà svolgere un'azione di coordinamento per i progetti che riguarderanno ambiti territoriali sovracomunali e metterà a disposizione la propria piattaforma web (il portale MuoversinToscana) e le proprie infrastrutture digitali per dispositivi mobili (ad esempio la App MuoversinToscana, che offre la possibilità di tracciare e monitorare percorsi) per le amministrazioni che presenteranno progetti.
Inoltre, seguendo l'esempio di alcune realtà - come il Comune di Massarosa in Versilia - che hanno sperimentato buone pratiche per incentivare l'uso della bicicletta tra i loro dipendenti, la Regione sta valutando la possibilità di promuovere comportamenti virtuosi per gli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti regionali.
L'ipotesi allo studio prevede il riconoscimento di un benefit ambientale, ad esempio un voucher spendibile per l'acquisto di titoli di viaggio del trasporto pubblico locale, da corrispondere ai dipendenti che dimostrano di utilizzare il mezzo pubblico, la bicicletta o altre forme di mobilità sostenibile o condivisa per gli spostamenti casa-lavoro.
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FIRENZE - Il verricello dell'elisoccorso è stato tranciato dai cavi dell'elettricità. La donna infartuata è morta e medico e infermiere che scendevano a soccorrerla sono ricoverati alle Scotte di Siena. E' successo nella tarda mattinata di oggi in provincia di Grosseto, nella campagna tra Roccastrada e Sassofortino, in località i Gessi.
Questi i fatti, secondo una prima ricostruzione. Tutto è successo tra le 11.50 e le 12.15 circa. Alla Centrale Toscana Soccorso è arrivata la richiesta di un intervento per un arresto cardiocircolatorio in una donna di 68 anni. E' partita subito l'ambulanza e l'equipaggio ha iniziato immediatamente le manovre rianimatorie. La zona è impervia, quindi è stato attivato anche l'elisoccorso. Dalla base di Grosseto è partito Pegaso 2.
Appena l'elicottero è arrivato sul posto, è stata calata con il verricello una prima unità di soccorso alpino, poi il personale sanitario. Mentre si calavano medico e infermiere, il verricello ha impattato con i fili di una linea elettrica di bassa-media tensione invisibili al pilota, ed è stato tranciato di netto. Medico e infermiere sono precipitati da un'altezza di 7-10 metri. Hanno riportato entrambi fratture scomposte ad arti inferiori e bacino. Ora sono entrambi ricoverati alle Scotte, saranno operati nelle prossime ore. Non sono in pericolo di vita. La donna infartuata invece non ce l'ha fatta ed è morta.
Subito dopo l'incidente, Pegaso 2 è tornato a Grosseto per imbarcare altro personale sanitario ed è tornato sul posto. Intanto la Centrale Toscana Soccorso aveva attivato anche Pegaso 1, da Firenze, che ha portato medico e infermiere alle Scotte.
Sono in corso indagini interne per ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente.
"Sono profondamente addolorata per questo incidente ed esprimo la mia vicinanza alla famiglia della signora deceduta, al medico e all'infermiere che si sono infortunati durante il soccorso - dice l'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi - Faremo tutti gli accertamenti necessari per capire come si sono svolti i fatti, in modo da migliorare ancora di più le condizioni di sicurezza in cui gli operatori devono lavorare. Questo drammatico evento riporta l'attenzione sull'annosa questione dei cavi elettrici difficilmente visibili dall'alto, e per questo spesso causa di incidenti. Da più parti e in più occasioni è stata chiesta una legge nazionale che imponga l'obbligo di segnalare adeguatamente la presenza di cavi aerei, come avviene nelle vicinanze degli aeroporti. Questo incidente ripropone con forza questa necessità".
La centrale operativa del 118 di Firenze è quella che coordina e dispone le attività del servizio di elisoccorso della Regione Toscana. I 3 elicotteri Pegaso hanno base a Firenze all'ospedale Santa Maria Annunziata Asl 10 (Pegaso 1), a Grosseto all'ospedale Misericordia della Asl 9 (Pegaso 2) e all'aeroporto del Cinquale di Massa per la Asl 1 (Pegaso 3). In concomitanza con le operazioni di Pegaso 1 e Pegaso 2 tra Grosseto e Siena, l'elicottero di Massa, Pegaso 3, sempre coordinato dalla Centrale fiorentina, ha effettuato un soccorso di un escursionista colpito da malore all'Abetone e successivamente il trasferimento di una paziente con infarto da Portoferraio all'Utic di Grosseto.
FIRENZE - "La Toscana non può in nessun modo essere inclusa tra le Regioni con problemi di bilancio: il nostro rendiconto dei bilanci 2013 e 2014 è stato regolarmente parificato e cioè approvato dalla Corte dei Conti regionale.