Ripresa nella semi oscuritá del tramonto, su una spiaggia a ballare, la dolcissima Nadia mostra la sua essenza pura, lontana dalla figura nera da Iena a cui ci ha abituato.
Applausi a mani aperte, con vigore, una delle battaglie più belle di Nadia Toffa è testimoniata da quell’urlo di dolore, sulla bara bianca.
Doppio appuntamento con la “sua” nuova città, per questa bresciana che è diventata, dopo la liturgia – per qualcuno un po’ blasfema dell’altro ieri mattina – TaranToffa.
Doppio appuntamento per la conduttrice delle iene molto amata dai tarantini e anche da noi. Anche per la sua spontaneità e per la franchezza che ha avuto nel parlare della sua malattia che tanto ha fatto discutere.
Ripartire, come 'Fiorire d'inverno'. Raccontare "come sono riuscita atrasformare quello che tutti considerano una sfiga, il cancro, in un dono, un’occasione, un'opportunità". E' quanto scrive Nadia Toffa su Facebook, pubblicando una foto in cui si vede la copertina del suo libro dedicato alla sua malattia.
Il ricordo di quella sera, il trasporto in elicottero, l'ambulanza, la preghiera. E la consapevolezza: "Ho ignorato i segnali del mio corpo"