“Quello che sta avvenendo nella ASL di Taranto è di una gravità assoluta: decine di precari hanno ricevuto in questi giorni una lettera di licenziamento con decorrenza dal 1 luglio pur avendo un contratto di lavoro fino al 31 dicembre 2018.
"Lo diciamo da sempre, ma ormai è chiaro a tutti: l'Ilva sarà venduta al peggior offerente: chi licenzia di più si aggiudicherà il mostro? Le rassicurazioni sugli esuberi da parte dei commissari non bastano di certo.
Riceviamo e pubblichiamo - Un tour di incontri e dibattiti tra Basilicata e Puglia in vista delle amministrative e con al centro i temi dell'agenda del MoVimento 5 Stelle per l'Europa e il territorio.
"Un'altra vittoria del M5S Europa a Bruxelles: il 18 e il 19 luglio prossimi la commissione Petizioni del Parlamento europeo visiterà l'Ilva e la Raffineria ENI di Taranto.
Riceviamo e pubblichiamo - SABATO e DOMENICA prossimi, 6 e 7 maggio, saremo a Bari per due workshop dedicati al fondi diretti e indiretti. Si tratta degli strumenti europei di finanziamento da mesi, ormai, oggetto della campagna di divulgazione e informazione a Cinque Stelle.
“Dopo diverse segnalazioni da parte dei cittadini massafresi su presunte violazioni della normativa anticorruzione, ho scritto una nota al prefetto di Taranto affinché si possa fare luce sulla corretta gestione della macchina amministrativa”.
Riceviamo e pubblichiamo nota del meetup che esprime solidarietà nei confronti della portavoce Rosa D'Amato che è stata oggetto di attacco di una parte del movimento cinque stelle, probabilmente quella parte che ha visto entrare in massa i Lavoratori Liberi e pensanti come si legge nella cronaca locale. Ecco il testo del meetup.
“In questi giorni si sta procedendo all’espianto di 211 ulivi nonostante ci siano dubbi sulla competenza dell’Osservatorio Fitosanitario Regionale in merito e su alcune pregiudiziali riguardo il progetto esecutivo del microtunnel.
I piani di emergenza esterni degli impianti Ilva, Taranto Energia ed ENI non sono stati ancora aggiornati, nonostante siano trascorsi i tre anni previsti dalla legge. Per questa ragione, la capo delegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo, la tarantina Rosa D'Amato ha scritto al Prefetto di Taranto chiedendo le ragioni di tali ritardi.
“La deroga che la Commissione europea ha concesso per ben due volte a TAP AG, la società responsabile della costruzione del gasdotto che arriverà in Puglia, è in contrasto con la Direttiva 2009/73/CE. Bruxelles chiarisca le ragioni di questa scelta”.