ANNO XIX Luglio 2025.  Direttore Umberto Calabrese

La realtà dei fatti con le precisazioni del consigliere Angelo Di Lena. In seguito alle svariate aggressioni di cani randagi ad alcuni cittadini e dopo aver letto in queste ore la posizione del collega di maggioranza delegato alla sanità  che generalizza le posizioni della minoranza in maniera poco corretta nei confronti di chi come il sottoscritto cerca di dare ogni giorno il proprio contributo con soluzioni; 

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Urge la realizzazione del canile sanitario: il Consigliere Angelo Di Lena deposita una interpellanza urgente in Comune . La presenza in paese a Pulsano di numerosi cani randagi e le aggressioni denunciate in data 16.10.2019 presso le autorità giudiziarie a dei ragazzi a Pulsano ad opera di cani randagi ha risvegliato per l’ennesima volta nella comunità il problema della necessità della realizzazione di un canile sanitario.

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Grottaglie (Taranto) - Passata la festa gabbato lu Santo... E Gabbati anche gli animali dai botti di San Ciro sparati folkloristicamente come ogni anno nonostante una ordinanza vietasse i botti, ma solo quelli di Capodanno (ordinanza che peraltro non ha sortito alcun effetto se non quello contrario).  

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Roma - Quando Giammarco e Annalisa hanno deciso di sposarsi non hanno avuto dubbi: Lucky, il loro piccolo meticcio di 22 anni, doveva essere presente il giorno delle nozze.

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Nella sua mente contorta cosa avrà pensato questo individuo per lanciare il suo piccolo cane nei box del canile municipale? Lo butto qui oltre il recinto, cosi non mi segue? Oppure lo butto qui cosi lo curano? E’ morto, imbecille!

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Diamo spazio a questo accorato appello di una associzione di animalisti che si dedicano con affetto alla tutela degli amici a quattro zampe, poi ci riserviamo un commento finale.

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Il tenore del messaggio che circola in rete e in un’apposita pagina di facebook ha il tenore di un avvertimento: “Se qualcosa può andar male, lo farà! Il comune di San Giorgio j. Taranto ha inviato in data odierna alla nostra associazione una mail che invita a leggere in allegato a una ordinanza sindacale il cui contenuto è quello che portiamo alla attenzione di tutti i nostri amici e sostenitori”.

Il casus nasce da una ispezione da parte dell’Asl Dipartimento di Prevenzione Servizio Veterinario di Sanità Animale di Taranto che, secondo quanto riporta l’ordinanza del Comune, avendo ravvisato la fatiscenza strutturale in cui versa una parte (quella dedicata al ricovero degli animali) del canile sanitario comunale e l'utilizzo di una zona retrostante, non autorizzata, per il ricovero degli animali in sovrannumero, a fronte delle disposizioni dei vari responsabili, dispone il trasferimento dei cani in esubero.

Gli animalisti dell’associazione “Amici di Spino” non ci stanno. Il trasferimento di animali è sempre traumatico.  Ma lasciamo a loro la parola.

“Ci prepariamo ad affrontare quanto sta accadendo - scrivono nella loro pagina -  con tutti i mezzi e gli strumenti di cui disponiamo, con consulenze legali e relazioni sul nostro operato e su quello della associazione che ci ha preceduto, con cui abbiamo collaborato per anni, raggiungendo importanti traguardi per i nostri amici a quattro zampe. Lavoro che ancora oggi, con costanza e tenacia, portiamo avanti, nonostante una situazione di forte disagio dovuta ad una inadeguatezza strutturale del canile e un continuo abbandono di cani.

Di fronte a questa ordinanza vi chiediamo di unirci a noi in questa battaglia che ha come unico obiettivo quello di non permettere il trasferimento dei cani in altri rifugi, che non ci sarà dato di sapere, perché' non venga interrotto un lavoro straordinario di adozione dei cani ospitati attualmente. Vi basti sapere che in 6 anni il numero delle presenze in questo canile è sceso a 180 da circa 350 cani.

A questo dato si aggiunga un lavoro di cura e sistemazione in famiglia di un numero di cuccioli che si aggira a circa 120 unità all'anno. Una parentesi doverosa riguardo quest'ultimo dato ci obbliga a sottolineare che solo con l'impegno di volontari è stato possibile occuparsi con attenzione dei cuccioli, della loro salute, della loro alimentazione, del loro benessere generale ed economicamente questo nostro impegno non ha mai inciso sulle casse comunali poiché' non è stata mai fatta richiesta di contributo oltre a quello pattuito, cuccioli che non hanno mai sostato in canile ma nelle abitazioni private di noi volontari.
Stileremo a brevissimo una mail di protesta da inviare al Comune di San Giorgio Jonico, alla attenzione del sindaco, sperando di trovarvi numerosi accanto a noi in questa battaglia”.

Questo il messaggio dell’associazione che ci sentiamo di condividere. I Comuni hanno una scelta davanti a loro, operare insieme ai cittadini oppure essere superati come forma di rappresentanza. Lo dicono studiosi della città del futuro, non lo dice lo scrivente. Del resto è davanti agli occhi lo sfacelo sociale. Riflettiamo.

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