ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Il  ciak finale  del cortometraggio "L'ultimo passo del perdono" , con un tema forte quale il Femminicidio con risvolti davvero insoliti,  chiude le riprese di un progetto che ha , come protagonista maschile,  uno dei ultimi attori italiani più amati nel mondo Lando Buzzanca e protagonista femminile la giornalista conduttrice autrice, divulgatrice dell'eccellenza italiana nel mondo, ideatrice del soggetto: Francesca della Valle

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Il  ciak finale  del cortometraggio "L'ultimo passo del perdono" , con un tema forte quale il Femminicidio con risvolti davvero insoliti,  chiude le riprese di un progetto che ha , come protagonista maschile,  uno dei ultimi attori italiani più amati nel mondo Lando Buzzanca e protagonista femminile la giornalista conduttrice autrice, divulgatrice dell'eccellenza italiana nel mondo, ideatrice del soggetto: Francesca della Valle

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“Ancora un femminicidio compiuto all’interno delle mura domestiche che ha strappato alla vita una donna.

Published in Torino

FIRENZE Vania Vannucchi, aggredita ieri a Lucca, cosparsa di benzina e data alle fiamme è un'altra vittima della brutale ferocia di un uomo.

Published in Firenze

I casi di femminicidio di queste ore e di questi giorni, compresa l'infermiera di Lucca che non ce l'ha fatta dopo che era stata bruciata sempre da un uomo, ci fanno pensare di pubblicare sul giornale quella lettera aperta diDeborah Giorgi, Presidente Soroptimist International, Club di Taranto che abbiamo pubblicato sul blog 

Published in Attualità

Lecce - Tragedia sfiorata  a Tuglie, in provincia di Lecce, dove un 24enne romeno ha cosparso con alcol la sua compagna coetanea e poi le ha dato fuoco provocandole ustioni di secondo e terzo grado che hanno richiesto l'immediato ricovero al Centro Grandi ustionati dell'ospedale di Brindisi, dove i medici si sono riservati la prognosi.

 

L'episodio e' avvenuto nell'appartamento dove la coppia vive insieme ai figlioletti di uno e tre anni. Alexandru I., con precedenti per furto, e' stato rinchiuso nel carcere leccese 

BEATRICE

di Borgo San Nicola, su disposizione del sostituto procuratore di Lecce, Stefania Mininni, che nei suoi confronti ha formulato l'accusa di lesioni gravi. Il fatto, secondo la ricostruzione dei carabinieri di Sannicola, sarebbe avvenuto durante una delle tante liti tra i due conviventi.

La giovane, stando alle indagini dei militari, veniva costantemente sottoposta a v

Dapprima, la donna ha cercato di nascondere le responsabilità del convivente, forse per paura di ritorsioni, ma poi dopo essere stata rassicurata dai carabinieri è scoppiata in un lacrime raccontando di essere stata brutalmente aggredita e ustionata dal compagno. A raccogliere la testimonianza della ragazza sono stati i carabinieri del comando provinciale di Brindisi. (AGI) iolenza psicologica dal compagno che, in piu' circostante l'avrebbe anche aggredita alla presenza dei due figli. Ad allertare i carabinieri e' stato lo stesso aggressore, in preda al panico, dopo essersi reso conto delle gravità delle lesioni provocate alla compagna.

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Dopo l'ultimo fatto di Milano in cronaca. mi piace riportare questo articolo uscito sul blog quando il giornale era in default, per offrirlo a un pubblico più ampio
 
Lettera aperta di Deborah Giorgi, Presidente Soroptimist International, 
Club di Taranto
TU PUOI ESISTERE SOLO SE SEI MIA! SE NON E' COSI' TI CANCELLO .... TI ANNIENTO ... TI AMMAZZO ... TI UCCIDO!
In un colpo di spugna le rivendicazioni pre-femministe condensate nel motto che aveva entusiasmato le folle "Io sono mia" di Franca Viola (la prima donna italiana a rifiutare il matrimonio riparatore ndr) è stato lavato via, ma è stato lavato non solo con il sudore, piuttosto con il sangue, con la vita di Federica, di Sara di Alessandra, di Genna e di tante altre ancora. 
Quante donne devono ancora morire perché il Governo si renda conto che le risorse economiche, i mezzi, le attività per contrastare la violenza sono insufficienti?  Che è necessaria un'azione culturale di mobilitazione, che parta soprattutto dalle scuole. Qui c'è da mettere in discussione il senso comune, è necessario non banalizzare il fenomeno o peggio ancora ridurlo ad un'invenzione mediatica. Siamo ad un delitto perpetrato ai danni delle donne ogni 3/4 giorni.
  
 E pensare che nei "salotti buoni" qualcuno ancora sghignazza quando si parla di violenza di genere. "Non esiste"   - afferma l'oratore di turno, o peggio ancora la moglie o l'amica,  a cui basta le sia garantito l'obolo quotidiano -  ".. il femminismo è anacronistico, i club service femminili non servono ... mi viene da ridere a parlare ancora di queste cose..."  conclude l'insensibile di turno..."  
Probabilmente non avrò ancora dismesso la casacca delle barricate, ma francamente,  non voglio proprio appenderla al chiodo, e non voglio stare inerte di fronte ad un applauso fatto in chiesa, stimolato da un parroco becero ad un suicida autore di una strage famigliare. Non posso non considerare che dall'inizio dell'anno  siamo quasi a quota 6o omicidi, di cui vittima è una donna.  Non posso non considerare che solo il 10% delle donne denuncia il suo aguzzino.
Solo nel 2013 il Codice Penale, ha aggiunto come aggravante per i delitti contro la donna, " ... che l'assassino abbia avuto legami sentimentali con la vittima", esclusivamente,  in questo caso scattano pene più pesanti .
Nel 2012 le vittime sono state 157,  nel 2013 l'impennata,  179, si scende a 136 nel 2014 e a 125 nel 2015. Ma che facciamo? La decrescita deve essere a suon di delitti efferati?  La violenza contro le donne è una priorità, un'emergenza che va affrontata a  tutti i livelli.
 Noi del Soroptimist Club di Taranto siamo in prima linea e oggi più che mai sappiamo che stiamo lavorando nella direzione giusta, anche con il service che con caparbietà, grazie alla lungimiranza della presidente nazionale Leila Picco,  stiamo portando avanti, "Una stanza tutta per se", l'Aula di ascolto  protetta,  presso la Caserma dei Carabinieri di Taranto,   per le donne vittime di violenza.  E da settembre il Club di Taranto svolgerà un'attività di consulenza e formazione nelle scuole per la violenza di genere. 
 Deborah Giorgi

 

Presidente Soroptimist International Club di Taranto 
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Milano - Tragedia ieri sera  a Dorno, nel Pavese. Un infermiere di 51 anni ha ucciso la compagna di 44 anni a colpi di pistola durante un litigio.

Nell'appartamento dove e' avvenuto il delitto, c'era anche la figlia dodicenne che la donna aveva avuto da una relazione precedente.

Dopo aver mandato un messaggio a un amico raccontadogli cosa aveva fatto, l'uomo ha chiamato i carabinieri di Vigevano, che lo hanno arrestato. Ne dà notizia l'agenzia agi. 

Ancora una volta un delitto che afferma la convinzione che se non sei mia o non rispetti me t'ammazzo. Nei primi cinque mesi del 2016 sono 55 le donne uccise. Negli ultimi dieci anni sono 1740. Numeri che fanno davvero pensare al degrado morale del paese. 

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