ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Venerdì, 12 Ottobre 2018 06:34

Il monito del Presidente e i distinguo del Governo e gli algoritmi

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Questo fine settimana, con la manovra che frigge nelle camere, l’Europa che insiste sulle regole, staremo a riflettere sul monito del Presidente Mattarella

Le autorità indipendenti prescindono dalle scelte politiche "a garanzia di tutti". Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando al Quirinale alcune scuole secondarie di secondo grado. Rispondendo alla domanda su quanto sia difficile il suo lavoro in qualità di garante della Costituzione, il Presidente ha spiegato che la Costituzione "ha creato una condizione di equilibri".

"La nostra Costituzione consente di superare difficoltà e di garantire l'unità della società anche perché ha creato un sistema in cui nessuno, da solo, può avere troppo potere - ha proseguito -. C'è un sistema che si articola nella divisione dei poteri, nella previsione di autorità indipendenti, autorità che non sono dipendenti dagli organi politici ma che, dovendo governare aspetti tecnici, li governano prescindendo dalle scelte politiche, a garanzia di tutti. C'è un sistema complesso di pesi e contrappesi, come insegna la nostra Costituzione".

Aggiunge Mattarella: "C'è un sistema complesso di pesi e contrappesi, come insegna la nostra Costituzione. Perché? Perché - vedete -  la storia insegna che l'esercizio del potere può provocare il rischio di fare inebriare, di perderne il senso del servizio e di fare invece acquisire il senso del dominio nell'esercizio del potere". Per il Capo dello Stato, "ci sono, rispetto a questo pericolo, due antidoti. Il primo è personale: una capacità di autodisciplina, di senso del limite, del proprio limite come persona e come ruolo che si esercita, un senso di autocontrollo - e, ragazzi, anche, perché no - di autoironia che è sempre molto utile a tutti. C'è poi un altro antidoto - ha proseguito il Presidente - che è quello di meccanismi di equilibri che distribuiscono le funzioni e i compiti del potere tra più soggetti, in maniera che nessuno, da solo, ne abbia troppo.

La nostra Costituzione conta molto sul primo aspetto, quello dell'autodisciplina e dell'autocontrollo, ma ha messo in campo una serie di meccanismi di articolazione del potere che garantiscono quell'obiettivo. Questo consente anche al Capo dello Stato, al Presidente della Repubblica, di svolgere la funzione di garante del buon funzionamento del sistema in maniera adeguata, ma il merito è della Costituzione». Mattarella ha poi spiegato che il capo dello Stato svolge la funzione di garante di tutto il sistema. 

La Costituzione, conclude, "ha messo in campo una serie di meccanismi di articolazione del potere" che garantiscono l'equilibrio tra poteri e "questo consente anche al Capo dello Stato, al Presidente della Repubblica, di svolgere la funzione di garante del buon funzionamento del sistema in maniera adeguata, ma il merito è della Costituzione».

Arriva il distinguo del Presidente del Consiglio: "Le Autorità indipendenti svolgono un ruolo istituzionale e si esprimono. Ma, quando si esprimono, noi dobbiamo tenere conto che si esprimono in modo articolato e ci sta che applichino degli algoritmi per la crescita in modo differente da quelli che noi applichiamo". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, conversando con i giornalisti a margine della sua visita ad Addis Abeba. "Se lei prende 10 economisti e li mette a lavoro - prosegue Conte - potranno dare indicazioni diverse sulle previsioni di crescita". Il premier si è poi detto convinto che il Pil dell'Italia crescerà più di quanto preventivato dal governo: "Sulle previsioni di crescita dico che sono superiori a quelle che abbiamo indicato". Quanto poi all'incontro di ieri con le principali aziende di Stato, aggiunge Conte, "abbiamo avuto la conferma di qualche anticipazione e cioè che ci saranno investimenti di molti miliardi aggiuntivi rispetto a quelli programmati". Questo significa, ha spiegato Conte, "che avremo moltiplicatori anche per la crescita del Pil superiori a quelli che stiamo preventivando".

"Meno parlo e meglio è": con queste parole il ministro per gli Affari europei, Paolo Savona, allargando le braccia, replica ai giornalisti che all'uscita dall'Aula di Montecitorio gli chiedevano un commento sulle parole del presidente della Repubblica sull'indipendenza delle autorità di garanzia.

Per il Sud "è necessario ripetere a distanza di 100 anni quel che fece Roosevelt con il New Deal: mettere insieme la parte industrializzata con la parte agricola. Il mio convincimento è che l'esperimento che si sta svolgendo in questo momento è un poderoso sforzo di Italia unita, di coincidenza tra interessi tra la zona avanzata e la zona arretrata, non certo culturalmente del Paese", ha aggiunto Savona al termine delle dichiarazioni di voto sulla Nota di aggiornamento del Def. 

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