ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Martedì, 20 Dicembre 2016 14:31

Massima allerta in Germania, pare che l'attentatore sia ancora libero

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Pare che l'attentatore pakistano di 23 anni che era stato fermato non sia l'attentatore, sono news dei principali giornali tedeschi. L'attentatore ha ucciso l'autista di un camion che veniva dall'Italia guidata da un polacco. 

 Se l'attentatore è ancora libero, la procura non sa chi maschio o femmina abbia agito da solo, si va quasi scagionando la posizione sul pakistano che gli stessi inquirenti credono non faccia parte del gruppo. Si viaggia quindi ancora nel buio e nella necessità di continuare le indagini, i riscontri. Ma lasciando inconclusa la vicenda, col terrorista in giro, la questione giustifica la massima allerta. La non rivendicazione da parte dell'Isis nasce anche dal fatto che in precedenza, il sedicente stato islamico ha rivendicato eventi provocati da persone risultate poi dementi e questo nuoce all'immagine, rovina il brand, meglio stare zitti. Anche se potrebbe certamente essere una follia che si auto alimenta. Ora ci sarà certamente la polemica sul milione di rifugiati entrati in Germania. Ma anche qui, chi sa fare i conti, su cinque milioni di islamici, un caso o due non possono portare a forme di razzismo religioso. Anzi una delle sconfitte dell'isis sta proprio nel rigetto della stragrande parte del mondo islamico. 

Dall'Agi alcune informazion  Ecco come sfuggire a un attacco terroristico

 

 

Roma - Bisogna elaborare una "strategia difensiva" per essere sempre pronti a sfuggire a un attentato, come quello che ha colpito al cuore Parigi. A spiegare all'Agi come mettersi in salvo, se dovesse verificarsi un attacco in un luogo pubblico in Italia, è l'esperto di sicurezza Carlo Biffani, fondatore di Security Consulting Group.

AL CHIUSO: In un ristorante, in un bar, al cinema o in un centro commerciale bisogna sempre individuare, appena si entra, le vie di fuga e le uscite di sicurezza. È necessario fare attenzione a quel che accade fuori, sapersi eventualmente nascondere e non andare mai nel panico. Tra i consigli pratici di Biffani c'è quello di scegliere un tavolo vicino alla cucina del ristorante, sedersi con le spalle al muro per controllare la sala e la porta di ingresso, scegliere il piano superiore se si tratta di un locale a due piani.

ALL'APERTO: se ci si trova seduti all'esterno di un locale, bisogna scegliere un tavolo possibilmente vicino a una fioriera e individuare una fila di auto dove eventualmente proteggersi. In quest'ultimo caso, bisogna rannicchiarsi vicino alle ruote anteriori riparati dal motore, e non accanto allo sportello, che è il punto più vulnerabile.

SUI MEZZI DI TRASPORTO: in treno, in autobus o in metropolitana bisogna cercare sempre appigli per restare saldi in piedi, sedersi vicino alle uscite e mai al centro della carrozza o del mezzo, fare in modo di stare seduti in direzione contraria al senso di marcia e, se possibile, tenere sempre i finestrini aperti.

SCUOLE: genitori e insegnanti devono stabilire procedure condivise e segnali univoci. Bisognerebbe creare zone sicure e blindate nelle scuole, dove potersi rifugiare in caso di attentato in corso, in attesa che arrivino le forze speciali. Biffani ha annunciato di aver già ricevuto una richiesta da parte di un istituto privato della capitale per formare il personale della scuola. "È essenziale essere pronti, tutti coloro che lavorano in un luogo pubblico dovrebbero essere in grado di affrontare una minaccia", ha aggiunto, "bisogna sviluppare una mentalità diversa per la propria sicurezza, proprio come avviene in Israele". (AGI)

 

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