“Siamo un popolo identificato con la giustizia e la pace, rispettoso dei valori morali e spirituali radicati nelle nostre famiglie. E' vero che in Venezuela stiamo attraversando tempi difficili... Viviamo in una società in cui alla radice si trova il peccato strutturale, che impone quindi sempre la cultura della morte, il caos e la confusione" continua il testo, pervenuto a Fides.
“Invitiamo tutti a rimanere protagonisti del bene comune, a farci ascoltare, a far valere i nostri diritti, rifiutando ogni forma di violenza, e in nessun caso a prendere parte a questi atti che contraddicono la nostra condizione di cristiani” ribadisce l’Arcivescovo. “Siamo molto preoccupati per il silenzio dei media, sia a livello nazionale e regionale, ciò ha incoraggiato voci, ansia e panico nella popolazione" conclude il comunicato.
Secondo dati raccolti da Fides, circa 450 negozi sono stati completamente svuotati e distrutti, molti addirittura incendiati senza motivo. “E' la prima volta nella storia che accade una cosa del genere a Ciudad Bolivar, questa è una città che vive di commercio. L’80% del movimento economico della città è generato dal commercio, non ci sono industrie, e questo ci colpisce molto" ha detto il presidente della Camera di Commercio dello stato di Bolivar. Molte testimonianze sulle reti sociali denunciano come causa principale di questa particolare situazione le ultime misure economiche del governo contro la popolazione (vedi articolo 20/12/2016). Gli stessi Vescovi avevano messo in guardia sul pericolo di questo tipo di reazione. (Agenzia Fides)
Así amaneció el distrito 12 #CiudadBolivar #malditomaduro pic.twitter.com/JxKEOMjG2L
— Eduard Alberto (@EduardMejiaE) 18 dicembre 2016
Sostieni il tuo quotidiano Agorà Magazine I nostri quotidiani non hanno finanziamento pubblico. Grazie Spazio Agorà Editore