Solo l’intervento di corpi speciali ha tardivamente sedato la mattanza di corpi: decapitati, privati degli organi e poi affastellati nei corridoi. Modalità che ha reso difficile contare le vittime, il cui numero esatto sembra essere 31, informa Euronews.
Si tratterebbe di una rappresaglia dopo il massacro del primo gennaio nel carcere di Manaus che è costato la vita a 56 detenuti, uccisi con le stesse modalità.
“La situazione non è fuori controllo, sebbene ci troviamo davanti a un caso difficile. Nel carcere di Roraima ci sono già stati problemi, durante il secondo semestre dello scorso anno. Se non ricordo male, l’anno passato ci sono stati diciotto morti in scontri in Roraima” – ha detto il ministro della giustizia brasiliano, Alexandre De Moraes.
Ma dall’inizio del nuovo anno sono già 93 i morti in scontri tra detenuti nei penitenziari brasiliani che sembrano definitivamente entrati in una spirale di vendette incrociate tra gang rivali per il controllo della droga.
Human Right Watch ha spesso raccontato il degrado degli istituti di pena, denunciando decenni di incuria statale.
NEWS/ #Brasile Nuova strage in carcere, 33 detenuti morti a Boa Vista, stato di Roraima. pic.twitter.com/u7GhRhGpu9
— Rai Radio1 (@Radio1Rai) 6 gennaio 2017
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