Il progetto - avviato nel 2016 grazie a una convezione, ora rinnovata, tra l'Ateneo di via Festa del Perdono e il Ministero della Giustizia - nasce dalla volontà diveicolare una nuova cultura del processoattraversopercorsi formativi, finanziati conborse di studioper giovani promettenti, chemettono insieme ICT e diritto penale, garantendo qualità, affidabilità, disponibilità e sicurezza del dato processuale.
Sotto la responsabilità scientifica diSilvana CastanoeGian Luigi Gatta, docenti rispettivamente di Informatica e Diritto penale in Statale, il progetto coinvolge in prima persona iborsistiche, affiancati daricercatori,docenti,magistrati,personale amministrativoeavvocati, sono chiamati a formarsi sulletematiche legate ai sistemi informativi dell'area penale.
E se nel2016, il progetto "Justech" ha impegnato12 giovani studiosinell'ottimizzazionedelle funzioni delsoftware S.I.C.Pe nellosviluppo di nuove prassi virtuosepresso gliuffici giudiziari penalidel distretto di Milano, l'edizione2017 del progettova oltre, puntando sia allastandardizzazione dei risultati raggiuntie delknow-howmaturato, sia allariproposizione del modelloe dell'esperienzain altri contesti nazionali.
Oltre a Università Statale e Ministero della Giustizia, il progetto "Justech" vede la partecipazione anche di Corte d’Appello e il Politecnico di Milano e Università di Pavia.