Tra il 15 aprile e il 15 giugno ci saranno le elezioni amministrative in 999 comuni italiani.
Si può vincere e si può perdere.
Se, per il PD, continua il trend degli ultimi anni, è molto probabile che perda. E allora, se il congresso si facesse dopo, dopo un'ultima sconfitta e prima delle elezioni politiche, il segretario uscente avrebbe ben poche chance di restare in sella, atteso che tutti si preoccuperebbero per la propria rielezione.
Se invece il Congresso si fa prima il segretario resta al comando qualsiasi cosa accada. Le elezioni amministrative sono la linea di demarcazione e decodificazione di quanto accaduto.
Però, se il PD, perdendo le elezioni amministrative, fosse obbligato da statuto a restare con la stessa leadership, sarebbe, quello sì, un suicidio molto probabile.
I sondagisti dicono che oggi il paziente Gentiloni è il più amato dagli italiani per la sua responsabile sobrietà e di molto sugli ossessionati Gianburrasca che imperversano nella politica italiana.
Quante sconfitte bisogna subire per capire che un epoca politica è totalmente cambiata e le prove di forza o gli atteggiamenti bullistici non sono più utili e sono addirittura avversati da cittadini stanchi di essere divisi da insignificanti affiliazioni di schieramento?
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