ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Giovedì, 02 Marzo 2017 04:55

Cinque scenari per l'Europa che verrà

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La Commissione europea ha adottato il "Libro bianco sul futuro dell'Europa", tracciando cinque scenari per la possibile evoluzione dell'Ue dopo la Brexit.

Il presidente dell'esecutivo comunitario,  Jean-Claude Juncker, che sta per presentare il documento all'Europarlamento, spera in un "dibattito onesto e di vasta portata" sul Libro Bianco. "E' l'atto di nascita dell'Ue a 27", spiega una fonte europea. I capi di Stato e di governo degli Stati membri che resteranno dopo la Brexit dovrebbero discutere del documento al Vertice di Roma del 25 marzo.

I cinque scenari per il futuro dell'Europa

"Con il 60/mo anniversario dei trattati di Roma è giunto il momento per un'Europa unita a 27 di definire una visione per il futuro", ha spiegato Juncker: "il futuro dell'Europa è nelle nostre mani".

  1. Avanti così: prevede un sostanziale status quo, con l'Ue a 27 concentrata sull'attuazione di un programma positivo di riforme.
  2. Solo il mercato unico: l'Ue dovrebbe rifocalizzarsi sul mercato unico perché i 27 sono sempre più divisi su un numero crescente di altre politiche.
  3. Chi vuole di più fa di più: ipotizza un'Europa a più velocità, fatta di "coalizioni di volenterosi" in ambiti specifici come difesa, sicurezza interna o questioni sociali.
  4. Fare meno in modo più efficiente: l'Ue a 27 dovrebbe concentrarsi su un numero ristretto di settori.
  5. Fare molto di più insieme: prevede che gli Stati condividano in misura maggiore poteri, risorse e processi decisionali in tutti gli ambiti.

Juncker indica le strade senza esprimere preferenze

I cinque scenari tracciati nel Libro Bianco di Juncker escludono una modifica dei Trattati. "Aprirebbe un vaso di Pandora", spiega la fonte europea. Juncker non ha voluto esprimere una preferenza per evitare un "tiro al piccione" da parte degli Stati membri contro la Commissione, dice la fonte: "non è un libro bianco prescrittivo. L'idea è persentare ai capi di Stato e di governo a Roma questi cinque scenari per inquadrare il dibattito, le strade che si possono prendere e le conseguenze. Per questo Juncker ha deciso di non indicare una preferenza", rivela la fonte. Per ciascuno scenario, il documento illustra i pro e i contro, con diversi casi concreti di conseguenze in singoli settori entro il 2025. Lo scenario meno ambizioso è il secondo, che prevede una visione dell'Ue "inglese senza il Regno Unito", spiega la fonte: nel documento, la Commissione spiega che "non c'è una determinazione condivisa a lavorare insieme in settori come l'immigrazione, la sicurezza o la difesa". Lo scenario più ambizioso è il quinto e prevede anche un rafforzamento della zona euro con una chiara comprensione di ciò che "è beneficio per i paesi che condividono la moneta unica", si legge nel Libro Bianco. Il terzo scenario dell'Europa a più velocità avrebbe implicazioni anche sull'unione economica e monetaria. Un gruppo di paesi dell'euro potrebbe approfondire la cooperazione "in settori come la tassazione e gli standard sociali", secondo il testo.

Il Libro Bianco "è l'inizio del processo, non la fine", ha detto Juncker. Oltre alla discussione di oggi all'Europarlamento e il 25 marzo al Vertice di Roma, la Commissione intende organizzare una serie di dibattiti con i cittadini negli Stati membri. L'esecutivo comunitario intende presentare un'altra serie di documenti nei prossimi mesi: sviluppo della dimensione sociale dell'Europa in aprile; gestione della globalizzazione e approfondimento dell'unione economica e monetaria in maggio; futuro della difesa europea e futuro delle finanze dell'Ue in giugno. Questi "documenti di riflessione" dovrebbero esporre idee, proposte e opzioni per l'Europa nel 2025, senza contenere proposte definitive.

I documenti di riflessione della Commissione europea

Commissione europea contribuirà al dibattito nei prossimi mesi con una serie di documenti di riflessione:
sullo sviluppo della dimensione sociale dell'Europa;

  • sull'approfondimento dell'Unione economica e monetaria sulla base della relazione dei cinque presidenti del giugno 2015;
  • sulla gestione della globalizzazione;
  • sul futuro della difesa europea;
  • sul futuro delle finanze dell'UE.

Secondo il calendario tracciato dalla Commissione, dopo il discorso del presidente Juncker sullo stato dell'Unione a settembre, le prime decisioni dovrebbero arrivare al Consiglio europeo di fine 2017.(agi)

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