ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Venerdì, 16 Giugno 2017 09:15

Venezuela, studente 19enne ucciso in una protesta a Tachira "Sta arrivando la dittatura"

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Caracas (Venezuela) - Uno studente 19enne è morto raggiunto da un colpo di arma da fuoco al volto, nello stato di Tachira (ovest del Venezuela) durante una protesta contro il governo di Nicolas Maduro. Lo ha reso noto il quotidiano El Nacional. Secondo fonti locali citate dal quotidiano, la giovane vittima si chiamava Josè Gregorio Perez e studiava presso l'Istituto Pedagogico Rurale Gervasio Rubio (Upel), nella località di Junin.

Centinaia di manifestanti hanno protestato nella giornata di mercoledì a Caracas contro la Guarda Nazionale venezuelana. La polizia ha risposto con il gas lacrimogeno.
Dall’inizio dell’ondata di proteste che hanno messo in ginocchio il paese da marzo almeno 1.300 persone sono rimaste ferite.

Il dissidente Evans: "Sta arrivando la dittatura"

In questa intervista esclusiva, Alberto De Filippis di Euronews incontra Nicmer Evans, uno dei più famosi dissidenti del chavismo. Ex leader di Marea Socialista, Evans è diventato uno dei più feroci nemici del presidente Maduro. Analista politico e professore, Evans spiega la situazione corrente:“Maduro si oppone alla Costituzione che è stata fondata dal presidente Hugo Chavez nel 1999 e che godeva del consenso assoluto dei venezuelani. L’unico modo in cui il presidente Maduro, senza legittimazione, può mantenere il potere nel Paese, è attraverso un’Assemblea Costituente, non con un referendum. Con un sistema elettorale che permette che il 25% della popolazione si trasformi nell’80% del controllo, un’assemblea nazionale costituente che diventi più importante del Parlamento”.

Intanto le proteste continuano. Ed è di poco fa la notizia dell’ultimo, l’ennesimo, manifestante rimasto ucciso negli scontri di piazza. Si tratta di un 19enne, colpito al volto da un proiettile. Oltre una settantina le vittime degli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine da quando sono iniziate le proteste anti-Maduro a inizio aprile.

“Uno degli errori più grandi è stato gridare “Al lupo, al lupo!” per 18 anni sostenendo che c’era una dittatura. Perchè quando la dittatura vera arriva, e sta arrivando, come la chiameremo? Credo che l’opposizione non sia connessa con la maggioranza dei venezuelani. Sono interessati solo alle loro ambizioni politiche e chiedono solo che Maduro se ne vada, quasi fosse un’ossesione. Senza pensare al rinnovamento di cui la società ha bisogno”

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